Errigo e Samele di bronzo, infortunio per Andrea Cassarà

Arianna Errigo nella prova di fioretto e Luigi Samele nella sciabola maschile a Chicago hanno conquistato entrambi la medaglia di bronzo. A Parigi, nella prova di spada, bene Gabriele Bino, che si ferma a un passo dal podio. Nella sciabola femminile, migliore delle nostre Irene Vecchi, nona. A Tokyo vince Cheremisinov, infortunio per Cassarà, Europei a rischio.

Errigo e Samele di bronzo, infortunio per Andrea Cassarà
Luigi Samele, per lui podio ieri a Chicago (photo: Augusto Bizzi/fiammegialle.org)
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Di Alessandro Gennari

In attesa di conoscere l'esito della gara di fioretto maschile di Tokyo, i cui assalti sono in corso mentre scriviamo, e in attesa delle prove a squadre di oggi, sono al momento due le medaglie conquistate dagli azzurri e sono entrambe di bronzo: a conquistarle sono state Arianna Errigo nel fioretto femminile e Luigi Samele nella sciabola maschile. Chi la medaglia l'ha solo sfiorata è stato Gabriele Bino, nella prova di spada maschile di Parigi: l'azzurro è però stato sconfitto da Novosjolov nell'assalto dei quarti di finale. Irene Vecchi nona e migliore delle azzurre nella prova di sciabola femminile.

Allarme russo - E' grande Russia a Shanghai e la dimostrazione arriva dall'hattrick con cui le ragazze guidate da Cerioni hanno pressochè monopolizzato il podio cinese, con Arianna Errigo unica macchia d'azzurro sul terzo gradino del podio. 
A vincere è stata Larisa Korobeynikova, bronzo Europeo a Legnano l'anno scorso che, prima di tagliare a braccia alzate il traguardo, si è mascherata da giustiziera di italiane, eliminando in rapida successione Elisa Di Francisca (alla fine quinta) con il punteggio di 15-8 e quindi Arianna Errigo in semifinale, con il punteggio di 15-7. In finale invece la Korobeynikova ha battuta 15-9 la compagna Yakovleva, mentre Inna Deriglazova ha tenuto compagnia ad Arianna sul terzo gradino del podio. Per quanto concerne le altre azzurre, bene Alice Volpi e Camilla Mancini, entrambe fermatesi a un passo dalla finale a otto. Si ferma invece la tabellone delle 32 il cammino di Claudia Pigliapoco, stoppata da Arianna Errigo, mentre al tabellone delle 64 si sono fermate Olga Calissi, Valentina Cipriani, Benedetta Durando e Martina Batini. Per oggi è prevista la prova a squadre: l'obiettivo del Dream Team è quello di centrare la manita di vittorie in altrettante gare, per confermare una superiorità di un movimento, quello del fioretto italiano, che sta assistendo alla riscossa delle acerrime avversarie dell'est Europa, plasmate dalla mente schermisticamente sapiente proprio di un italiano. 

Ben fatto, Gigi! - Nel week-end del rientro di Aldo Montano (la cui gara però non dura più di due assalti di qualificazione prima del ritiro, molto probabilmente precauzionale), è Luigi Samele a colorare d'azzurro il podio di Chicago nella prova maschile della Korfanty Cup. Per il foggiano un terzo posto importantissimo, secondo podio per lui in Coppa del Mondo a livello individuale in stagione, dopo che giá nell'esordio di Plovdiv aveva centrato un bronzo. A sbarrargli la strada è stato il campione Olimpico Aron Szilagyi, che lo ha sconfitto in semifinale con il punteggio di 15-12. Szilagyi ha poi ceduto la finale all'ultima stoccata al tedesco d'ungheria Matyas Szabo, con l'altro tedesco Wagner sul terzo gradino del podio. Quinto posto per Diego Occhiuzzi, sconfitto proprio da Wagner. Buon ottavo posto per Riccardo Nuccio, già a podio al Luxardo, capace di battere all'ultima stoccata un grande della specialità come il coreano Gu Bongil prima di cadere contro Szabo. Gli altri azzurri: ventesimo Marco Ciari, ventiquattresimo Enrico Berrè, trenunesima piazza per Alberto Pellegrini, Luca Curatoli trentasettesimo. Con il secondo posto di ieri, Aron Szilgyi conferma la sua leadership nel ranking Fie, approfittando anche del quinto posto di Occhiuzzi. Ma l'aver ritrovato sul podio Luigi Samele, recuperato appieno dopo il problema fisico rimediato ad Atene che lo aveva costretto alla panchina nella prova a squadre, è comunque un più che valido motivo per sorridere in casa azzurra!
In contemporanea alla gara maschile, andava in scena la prova femminile, una gara che ha avuto un esito sorprendente e che ha visto la prima volta in Coppa del Mondo della coreana Jiyeon Kim, campionessa olimpica di Londra 2012 che in finale ha regolato l'ucraina Alina Komashchuck (campionessa del mondo Under 20 a Porec) per 15-10. Sul terzo gradino del podio sono salite le due russe Dina Galiakbarova e Yana Egoryan, quest'ultima una ventenne di belle speranze che ha fatto la pelle niente meno che a Olga Kharlan nell'assalto dei quarti di finale. Fuori ai quarti di finale anche l'altra star, Mariel Zagunis: la beniamina di casa ha ceduto 15-12 alla russa Galiakbarova. Irene Vecchi si ferma a un passo dalla finale a otto dopo aver ceduto alla coreana Rajin Lee per 15-12: la livornese è comunque la migliore delle azzurre. Al tabellone delle 32 si erano fermate Loreta Gulotta, sfortunata nell'incrociare le lame con Mariel Zagunis, Lucrezia Sinigaglia (netta sconfitta per 15-5 con la cinese Min Zhu) e Rossella Gregorio che cede alla campionessa olimpica per 15-11. Stop al primo assalto di giornata invece per Livia Stagni (15-10 dalla statunitense Faizah Muhammad, poi protagonista di un derby tutto in famiglia contro la sorella Ibithaj nel turno successivo vinto da quest'ultima), Ilaria Bianco (battuta all'ultima stoccata da Adrienne Jarocki). Era terminata già venerdì alle qualificazioni la gara di Martina Petraglia (che troverà sicuramente le motivazioni giuste per rifarsi oggi nella prova a squadre) e della rientrante Alessandra Lucchino, nonchè della giovane Martina Criscio, di Caterina Navarria e Paola Guarneri: tutte loro sono state eliminate nell'assalto decisivo per entrare nel tabellone principale.

Francesi profeti in patria - Vince Jerent davanti a Blaszyck e Trevejo, con l'intrusione di Novosjolov: questo l'esito della gara di ieri di spada maschile, il prestigioso "Challenge Monal" disputatosi nell'altrettanto prestigioso palcoscenico del Louvre. I francesi amano fare le cose in grande e così, dopo lo smacco di aver sentito risuonare l'inno italiano l'anno passato, si sono presi tutto il podio con Jerent che regola il compagno di squadra solo all'ultima stoccata. Trevejo, francese di Cuba, già a medaglia d'argento ad Atlanta proprio con la nazionale caraibica, sale sul podio a 42 anni suonati, al termine di una giornata iniziata eliminando Matteo Tagliariol e conclusasi solo in tarda serata con la sconfitta per 15-13 ad opera di Blaszyck. Capitolo azzurri: il migliore dei nostri è stato Gabriele Bino. Lo spadista genovese, classe 1991, si è infatti fermato a un passo dal podio, al cospetto dell'estone Novosjolov che lo ha battuto per 15-9. Ottima prova comunque del giovane genovese, che torna da Parigi con lo scalpo importante di Robeiri, battuto 14-13 in rimonta. Paolo Pizzo, Stefano Carozzo e Francesco Martinelli terminano invece la loro corsa al tabellone dei 32: conoscendo il carattere del sicialiano, oggi Paolo scenderà in pedana nella prova a squadre dando il 110%. Al primo assalto di giornata si sono invece fermati come già detto Tagliariol (15-11 da Trevejo) e Trager. Enrico Garozzo è stato invece "vittima" della maratona delle qualificazioni; con lui Confalonieri, Bruttini, Santarelli, Esposito e Cimini. Oggi la prova a squadre, con Pizzo che rientra in quartetto e con tutti gli azzurri che sicuramente avranno il dente avvelenato dalla voglia di rivalsa dopo una gara individuale andata non benissimo.

Cassacrack - A Tokyo è il russo Cheremisinov a vincere il Gran Prix FIE di fioretto maschile. In finale ha battuto l'americano Meinhardt, mentre al terzo posto sono arrivati  il francese Mertine e il russo Akhmatkhuzin:ed è stato proprio nel match contro il russo, valido per l'accesso alle semifinali, che Andrea Cassarà si è infortunato alla caviglia. Una brutta distorsione alla caviglia destra per il bresciano, che a questo punto vede a rischio la sua partecipazione agli Europei di Zagabria, come lui stesso ha dichiarato al sito federale: "I medici hanno eslcuso fratture, e questo mi tranquillizza [...]. Vorrei tanto poter rientrare per gli Europei a Zagabria previsti a metà giugno, ma credo che sia più verosimile guardare ai Mondiali di Budapest a inizio agosto". L'entità dell'infortunio verrà valutata con calma al rientro in Italia. A completare la tutt'altro che felice giornata in casa azzurra, la precoce uscita di Andrea Baldini (fuori ai 64 contro il russo Sedov). Migliore degli azzurri è stato Giorgio Avola, nono alla fine. Fuori nei 32 Aspromonte e Luperi.

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.