Sabato comincerà l'evento più importante ed atteso dell'intera stagione di snooker, per quanto riguarda sia i giocatori, che tifosi e semplici appassionati. Stiamo parlando del Mondiale, il torneo più lungo, stressante, ma al tempo stesso il più prestigioso a livello di montepremi e come punti in palio per il ranking internazionale. Al termine di 17 giorni di incontri ad eliminazione diretta, nella serata di lunedì 4 maggio, sapremo chi succederà al campione del mondo uscente Mark Selby, nell'Albo d'Oro della manifestazione.

Quest'ultima che si è disputata per la prima volta nel 1927 ed ha subito un'interruzione dal 1941 al 1945 per motivi bellici, dal 1977 si svolge nella splendida cornice del Crucible Theatre di Sheffield, in Inghilterra. Risulta sempre molto difficile trovare i biglietti, forse qualche appassionato italiano ci sarà riuscito, ma di certo non per la finale. Per vincere un incontro di snooker bisogna conquistare almeno un frame in più dell'avversario. Al Mondiale con il passare dei turni aumenta la durata delle partite, che possono durare pure più giorni. La finale si disputa al meglio dei 35 frame, quindi servirà vincerne 18 per aggiudicarsi il titolo.

Dal 1969 il torneo si disputa con la formula ad eliminazione diretta, se l'è aggiudicato finora il maggior numero di volte lo scozzese Stephen Hendry, ben 7. Il principale favorito per la conquista del titolo è lo stesso Mark Selby, attuale numero 1 del ranking. Cercheranno di impedirglielo: Ronnie O' Sullivan, The Rocket vorrà rifarsi della sconfitta subita l'anno scorso, Neil Robertson, Shaun Murphy, Judd Trump (il mancino di Bristol è l'unico tra questi a non avere mai vinto il torneo). Il Mondiale sarà trasmesso da Eurosport ed Eurosport 2 con il commento di Maurizio Cavalli e Andrea Campagna. Ci sarà la possibilità pure di scegliere quale incontro seguire, quando questi si disputeranno in contemporanea e ci sarà la parete divisoria al Crucible. Il Mondiale sarà come sempre il degno sipario della stagione di snooker. Buon divertimento a tutti.

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Alessandro Brugnolo
Senza sport non so stare poichè per me rappresenta uno stile, una filosofia di vita.