Giovedì di atletica pieno zeppo di eventi, Condizioni ambientali decisamente più ragionevoli allo storico Letzigrund di Zurigo, rispetto alle primissime giornate di gare.

Per lo sport italiano sono ore storiche: il grande Giuseppe Gibilisco (35 anni), plurimedagliato campione azzurro, dopo tre salti nulli al primo turno di qualifiche del salto con l'asta, annuncia il suo ritiro, poco dopo il giovane mantovano Diego Marani  (24 anni) nella semifinale dei 200 m, pianta il terzo crono della storia italiana con 20.36 qualificandosi alla finale, meglio di lui solo Pietro Mennea (19.72) e Andrew Howe (20.28).

20 Km di Marcia D - La mattinata è iniziata con i 20 km di marcia femminile che hanno visto trionfare Elmira Alembekova con un tempo di 1:27:56. Grandissima prova delle azzurre Antonella  Palmisano ed Eleonora Giorgi che sono rimaste aggrappate al gruppo di testa della gara fino alle battute conclusive, in cerca di una medaglia decisamente alla loro portata. Purtroppo le condizioni fisiche delle italiane non sono state delle migliori e l'accelerazione finale della russa ha scombinato gli ordini della gara. Grande tecnica delle due e un pizzico di delusione. L'ucraina Olyanovska ha ottenuto l'argento superando negli ultimi sprazzi di marcia la ceca Anezka Drahotova che ha raggiunto il bronzo. Quinto posto finale per Eleonora Giorgi con un 1:28:28 e un settimo per Antonella Palmisano con 1:28:43.

3000 siepi U - Mahiedine Mekhissi-Benabbad ha vinto l'oro nei 3.000 siepi conun tempo di 8:25:30 . Il problema è stato che negli ultimi metri prima di tagliare il traguardo, l'atleta francese ha pensato bene di togliersi la maglia e di esultare in maniera plateale, quando non aveva ancora neppure saltato l'ultimo ostacolo. Comportamento piuttosto anomalo per un atleta, alquanto antisportivo. Questo atteggiamento gli è costato un'ammonizione da parte dei giudici. Argento al connazionale Yoann Kowal (8:26:66), e bronzo a Krystian Zalewski (8:27:11) per la Polonia.

Salto con l'asta D - Gara di salto con l'asta femminale alla russa Anzhelika Sidorova che all'ultimo tentativo dal quarto posto che occupava, ha scavalcato le avversarie fino ad arrivare all'oro saltando 4.65. Argento alla greca Ekateríni Stefanídi e bronzo all'altra russa Angelina Zhuk-Krasnova ferme entrambe sul 4.60.

Salto triplo U - Salto triplo che consegna l'oro a Benjamin Compaorè che ha centrato al primo salto la misura che gli è valsa la medaglia più pregiata 17.46. Buona gara del francese. Poi doppietta russa sul podio, con l' argento a Lyukman Adams (17.09) e il bronzo ad Aleksey Fyodorov (17.04). Solo un sesto posto per Nelson Evorà, campione olimpico di Pechino. Grande flop per Fabrizio Donato, speranza del medagliere azzurro. Non arriva una buona prestazione da parte sua, complice lo stato fisico non ottimale e un gesto tecnico da rispolverare. Una gara decisamente alla portata del vero Fabrizio Donato, ormai ex campione d'Europa, che a Zurigo è arrivato solo settimo non andando purtroppo oltre la misura di 16.66. Dodicesimo Fabrizio Schembri.

 Lancio del giavellotto D - La ceca Barbora Špotáková campionessa olimpica in carica, ha vinto l'oro nel lancio del giavellotto con una misura di 64.41, sembra non avere rivali ormai. Argento alla serba Tatjana Jelaca con 64.21 e  bronzo alla tedesca Linda Stahl con 63.91.

110 ostacoli U - Grande gara quella dei 110 m ostacoli, molti i superquotati e curiosissima attesa. Sergey Shubenkov,il russo che fu bronzo ai mondiali di Mosca, alla fine la spunta con un tempo di 13.19.  Argento all'inglese William Sharman con 13.27 e bronzo al francese Pascal Martinot-Lagarde con 13.19. Quest'ultimo, forse il favorito, nella finale perde il ritmo deciso e potente sfoggiato nelle gare precedenti e arriva addirittura quarto. Sale sul podio solo grazieall'esclusione dell'altro blues Dimitri Bascou, squalificato per non aver passato correttamente tutti gli ostacoli.

Casa Azzurri - Nicola Vizzoni, capitano della spedizione azzurra non delude e si qualifica alla finale del martello, anche se non con una prestazione delle migliori. Desalu non riesce ad agguantare la finale dei 200 m, ma assolutamente niente da recriminare al giovane azzurro che ha disputato un grande Europeo. Yadisleidy Pedroso invece, si qualifica alla finale dei 400 m ostacoli femminile con un tempo di 56.07.