Non c'è Usain Bolt. Non c'è ed è un peccato, perché a Zurigo, in un tempio dell'atletica, la presenza di Sua Maestà, annunciata fino a poche ore dal'evento, era d'obbligo. Il forfait, dovuto a una condizione non ottimale, fa storcere il naso a un pubblico esigente come quello svizzero, ma non rovina un meeting al solito spettacolare. I 100 mantengono vessillo giamaicano, perché il primo a tagliare il traguardo è Kemar Bailey-Cole. 9"96 per anticipare Rodgers, con Gay mestamente ultimo in 10"35. 

Splendido duello negli 800. Rudisha si lascia insolitamente sfilare e conduce gara di rincorsa, mentre davanti imperversa il francese Bosse. Il finale non premia però il keniano, che esce sì sul rettilineo d'arrivo, ma incappa nella volata regale di Amos. Solo terzo Rudisha, 1'43"77 per il vincitore. Tutto facile nei 400 per LaShawn Merritt (44"36). Senza James, basta una sgasata negli ultimi 75 metri per annichilire il connazionale Robert. Il panamense Edward si prende i 200, abbattendo il muro dei 20", 19"95, mentre è stellare la gara del triplo. Taylor, da quest'anno alle prese con una nuova rincorsa, trova il balzo giusto all'ultimo respiro (17"51). Battuti il campione d'Europa Compaoré e l'amico Claye. 

Bel 21.88 di Hoffa nel peso. Nel giavellotto, Rohler a 87.63. 

L'Italia è tutta al femminile. Poca gloria per Bruni nell'asta, 4.12, con tre errori a 4.32, e Trost nell'alto. Gli infortuni hanno complicato i piani di Alessia. Dopo le fatiche continentali, a Zurigo arriva un 1.89, nella gara vinta dalla Kuchina (2.00). Sorprende ancora Federica Del Buono. In un 1500 dal cast stellare, con la volata spalla a spalla Simpson - Rowbury, l'azzurra scende a 4'06"80. Futuro radioso. 

Nei 100 piani 11"04 di Veronica Campbell-Brown, mentre affascinante la sfida dei 3000 siepi, con l'americana Coburn, ormai stroncata dalle fatiche di una lunga stagione, a far da lepre a Ghribi e Ayalew. Vince la tunisina, con terza, in rimonta, l'etiope Assefa. 12"58 dell'eterna Harper nei 100 hs. Nel disco continua l'imbattibilità della croata Perkovic. 

Ultima nota tricolore nella 4x100. Caravelli, Giovanetti, Amidei, Alloh per l'Italia. Quarta piazza in 43"88, davanti vola la Gran Bretagna.