Robert Harting, in Germania, ma in generale nel mondo dello sport, è un atleta che travalica i confini della pista, della pedana, per assumere una connotazione globale. Istrionico, indomabile, per indole un personaggio. Memorabili i suoi atteggiamenti, i suoi festeggiamenti al termine di ogni gara. Quello strapparsi con veemenza la canotta, che gli è "costato" il soprannome di "Incredibile Hulk", ha contagiato il pubblico di ogni luogo. Ecco perché ogni sua dichiarazione ha un eco infinito, soprattutto se tale rivelazione tocca corde delicate nel panorama mondiale. Il doping è da sempre al centro di discussioni e quesiti, nell'atletica in primis. Mentre in Italia si tratta e si studia il possibile doping diffuso, partendo dal caso Schwazer, il tedesco va all'attacco di un altro atleta in passato coinvolto in pratiche illecite. 

Robert Harting, tre volte campione del mondo, campione olimpico a Londra, pluricampione europeo, è stato infatti inserito nella lista dei papabili atleti dell'anno per l'atletica, insieme ad altri nove contendenti. A scatenare le ire del tedesco la presenza nella suddetta lista di Justin Gatlin, il dominatore di 100 e 200 nel 2014. In una stagione orfana del vero Bolt, Gatlin ha condotto a piacimento la distanza regina dell'atletica, toccando limiti stellari nella notte di Bruxelles (9"77 - 19"71). 

Queste le parole di Harting "Sono onorato della nomination, ma mi trovo nella lista con un atleta che in passato è stato riconosciuto colpevole di doping e per questo chiedo che il mio nome venga depennato". Una ribellione forte da parte di un'icona dell'atletica, in passato finita sotto la lente d'ingrandimento a causa di un allenatore, Werner Goldmann, non al di sopra di ogni sospetto. Quel che impressiona è la forza delle dichiarazioni di Harting, mai prima un "grande" si era esposto in maniera così netta. 

Questi i candidati ad atleta dell'anno al maschile:

- Nigel Amos

- Mutaz Barshim (2.43 a Bruxelles nella notte di Gatlin)

- Jairus Birech (sotto gli otto minuti nei 3000 siepi)

- Bohdan Bondarenko 

- Yohann Diniz

- Robert Harting 

- Justin Gatlin 

- Dennis Kimetto (il nuovo signore di Maratona)

- LaShawn Merritt 

- Renaud Lavillenie  

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo