L'Atletica indossa l'abito di gala, a Eugene è notte da record, fioccano prestazioni di livello assoluto, primati e biglietti da visita. Justin Gatlin si cimenta sulla doppia distanza, i 200, e firma un crono che cancella ogni dubbio sulla condizione del fuoriclasse americano. 19"68 per il più forte velocista del 2014, un messaggio, l'ennesimo, a Usain Bolt. Nella gara di Gatlin, i 100, si impone Gay, con un buon 9"88, 2 centesimi davanti al connazionale Rodgers. 

Meravigliosa l'azione, nei 400, di Kirani James. Il cronometro si ferma a 43"95, si torna sotto al muro dei 44"00, con James che infligge un'altra, pesante, lezione a Merritt. Lavillenie sposta l'asticella anche all'aperto e timbra il personale, scavalcando i 6.05. Vola Lavillenie, vola Barshim L'alto è specialità in continua evoluzione, si assapora il record di Sotomayor, ancora in quota. Barshim balza a 2.41, misura ormai nelle corde del filiforme Mutaz.

Bella lotta nei 110 hs tra Martinot-Lagarde, Merritt e Oliver. La spunta il transalpino, in 13"06. 13"12 per Merritt, 13"14 per Oliver. Aman brucia Amos negli 800, tempo "normale", 1'44"92. Regale Kemboi nei 3000 siepi. Consueta progressione finale per chiudere a 8'01"71 davanti a Birech. 

Risvolti interessanti anche al femminile, soprattutto nella gara regina. Shelly-Ann Fraser sprinta a 10"81, stesso tempo della Ahoure. Il fotofinish conferma la supremazia della giamaicana. Bowie terza, a un centesimo. 1'57"82 della Sum negli 800, Ibarguen a 15.11 nel triplo.   

Da segnalare, infine, le performance del venerdì, con Mo Farah padrone dei 10.000, Kovacs a 22.12 nel peso e la Bartoletta a 7.11 nel lungo. 

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo