Miguel Angel Lopez chiude braccia al cielo la 20 km di Marcia e regala alla Spagna il primo oro mondiale a Pechino. Una gara perfetta, griffata dal miglior tempo personale - 1'19"14 - per piegare la resistenza del cinese Wang e del canadese Thorne. Marcia, occorre ricordarlo, senza atleti russi, data la recente bomba doping che ha colpito il mondo dell'atletica. Senza lode la prova de tre azzurri al via. Il più quotato, Rubino, termina ventunesimo, appena dietro a Stano. Ventottesimo Tontodonati.  

In pista, spazio invece alle gare di qualificazione. Due colossi in pedana nel peso: l'americano Kovacs domina il Gruppo A e mette a referto un importante 21.36. 10 cm più indietro il fenomenale tedesco David Storl. L'oro passa dal duello Germania - Stati Uniti.

Nei 400 hs, al femminile, si avvicina il muro dei 54"00 già in batteria, per merito di Cassandra Tate. L'atleta a stelle e strisce chiude in 54"27, davanti alla sudafricana Nel (54"45) e alla britannica Beesley (54"52). Qualificazione agevole anche per l'esperta giamaicana Spencer.

Fuochi d'artificio nei 400, a livello maschile. Il grande vecchio, Merritt, batte un colpo, dopo una stagione tribolata - 44"51 - ma davanti non è solo K.James (44"56) a spaventare. Masrahi e McDonald spezzano la barriera dei 44"00 - 43"93 per entrambi - e guidano una pattuglia in grado di lottar per il podio. Verburg, Cedenio, Makwala, Van Niekerk, tutti partono con ambizioni importanti.

In quattro sotto gli 11"00, nella prima prova dei 100 femminili. Shelly Ann-Fraser convince - 10"88 - ma deve guardarsi dalla Bowie (stesso crono della giamaicana nel turno d'esordio). Ahye a 10"98, Ta Lou a 10"95, Schippers  ok in 11"01. Per la donna d'Europa un ottimo segnale in vista dei 200.