L'azione regale di David Rudisha, l'infernale corsa di Genzebe Dibaba, il balzo sul mondo di Greg Rutherford, la spallata di Denia Caballero e infine il volo nella storia di Nicholas Bett. Cinque storie colorano la serata di Pechino e avvicinano campionissimi e volti nuovi.

Il disco, al femminile, vede Denia Caballero, Cuba, spostare dal gradino più alto la croata Sandra Perkovic. La Caballero mette in chiaro da subito le gerarchie della specialità. Lancio a 69.28, firma sull'oro. La Perkovic pasticcia, cresce passo dopo passo e trova l'acuto finale, per togliere l'argento a Nadine Muller. 67.39 per la croata.

Nicholas Bett iscrive il Kenia ai 400 hs. Scende sotto i 48"00, restituendo nobiltà a una distanza in flessione nel 2015. Alle sue spalle, il russo Kudryavtsev, 48"05, e il bahamense Gibson, 48"17. Quarto, a un centesimo dal bronzo, il primo americano, Clement.

Genzebe Dibaba stronca sul passo le rivali. Volata lunga nei 1500, con una progressione letale ai 700 dal traguardo. Sulla retta d'arrivo crollano le ultime sfidanti, la keniana Kipyegon e l'olandese Hassan. Per l'etiope, 4'08"09. Lontane possibili pretendenti al podio: Aregawi, Muir, Simpson, Rowbury.

Gli 800, al maschile, consacrano il campione di Londra, il primatista del Mondo, David Rudisha. La condizione non è perfetta e allora il keniano propone gara intelligente. Corre alla corda, in prima corsia, davanti. Non alza eccessivamente l'andatura - sopra i 54"00 ai 400 - resiste al ritorno altrui e esplode nei metri che conducono al traguardo, con un'infinita falcata. Il favorito, Amel Tuka, rientra da dietro, solo per il bronzo. Argento al polacco Kszczot. Tempo normale per Rudisha, 1'45"84.

Completa la sua straordinaria trafila Greg Rutherford nel lungo. Ora è anche campione del Mondo, a Pechino atterra a 8.41, distanziando di 17 cm Fabrice Lapierre. Wang vince il campionato cinese per il terzo posto, precedendo Gao e Li. Salta l'atteso duello tra Rutherford e gli americani: tre nulli per Hartfield, due nulli e un modesto 7.95 per Henderson.

Libania Grenot si arrende in semifinale nei 400. L'azzurra chiude terza in 51"14, ma il tempo non vale il ripescaggio. Allyson Felix ferma il cronometro a 49"89, ma deve guardarsi da Shericka Jackson e soprattutto dalla britannica Ohuruogu.

Passeggiano Bolt e Gatlin. Nelle batterie dei 200, i due corrono lo stretto necessario, prima di farsi cullare fin sul traguardo. 20"28 Bolt, 20"19 Gatlin, in evidente decontrazione. In condizione Alonso Edward, 20"11, l'Europa conta su Tsakonas, 20"14, e Guliyev, 20"01.