Ashton Eaton ruba la scena, perché è personaggio e campione. Il decathlon, per un giorno, indossa un abito nobile, allontana fatica e sudore, riscopre le luci della ribalta, grazie a un ragazzo americano con doti straordinarie. Nella serata di Pechino, si completa una due giorni estenuante, con Eaton che entra nel rettilineo d'arrivo in testa, con un occhio al limite mondiale. Giavellotto e 1500, queste le due prove a chiudere. 63.63 il lancio che mantiene in corsa Ashton per il primato, 4'17"52 il tempo che consacra ulteriormente Eaton nel paradiso dei grandi. 9045 punti, mai nessuno come lui. Oro e record del mondo. Ai suoi piedi, Warner e Freimuth, fin dalle prime battute degni avversari.

Doppietta annunciata per Mo Farah. Il britannico, in una gara tattica, si conferma imbattibile. Il finale di Farah è senza eguali, nessuno ha forza e coraggio per alterare lo schema preferito del campione dei 10.000. Volata regale, ad anticipare il keniano Ndiku e l'etiope Gebrhiwet. Kejelcha è quarto, tre americani nelle prime posizioni, con Rupp, quinto, a precedere True e Hill.

Gli 800, al femminile, confermano le sensazioni della vigilia. Cade la keniana Sum - "solo" bronzo - è duello per la prima piazza tra la bielorussa Arzamasova e la Bishop. Vince la prima, con 1'58"03. 1'58"12 per Melissa, 1'58"18 per la Sum. Quarta la marocchina Arafi, 1'58"90.

Si lotta su ottime misure anche nell'Alto. La Vlasic rinvia il declino e lotta spalla a spalla con la Kuchina. Decide la maggior regolarità della russa, impeccabile fino ai 2.01. La Vlasic paga un'imperfezione a 1.92. Bronzo Anna Chicherova, 2.01 anche per lei. Quarto posto per la polacca Licwinko, 1.99, stessa misura della spagnola Beitia, quinta.

Non fa sconti, nel disco al maschile, Piotr Malachowski. Il polacco spara due volte a 67.40 e controlla la gara. Milanov migliora il record del Belgio e con 66.90 si guadagna l'argento. Per l'ultimo gradino, ancora Polonia, 65.18 di Urbanek. Il deluso di giornata è il grande Kanter, quarto, senza medaglia.

La Giamaica mantiene la corona della velocità. Nella staffetta veloce, al femminile, oro e primato dei campionati. Veronica Campbell-Brown apre, Shelly-Ann Fraser riceve il testimone con margine e decolla verso il traguardo. 41"07 Giamaica. Seconda posizione per gli USA, mai in lotta per l'oro. Il quartetto di Trinidad e Tobago completa il podio, con 42"03.

Al maschile, epilogo clamoroso. Gatlin, in seconda, trascina avanti gli Stati Uniti, ma il cambio finale è disastroso e porta alla squalifica della formazione americana, con Rodgers comunque lontano da Usain Bolt, nel frattempo lanciato al terzo oro. La Giamaica sfreccia in 36"36, la Cina passa in seconda posizione a discapito degli Stati Uniti (38"01 per i padroni di casa), il bronzo va al Canada, 38"13.