L'atletica di alto livello chiude i battenti a Bruxelles. L'ultima tappa della Diamond League va in scena, come di consueto, in territorio belga. Non mancano acuti di primissimo piano, ma la condizione, per molti, è ormai in calo. Justin Gatlin strappa i 100 di orgoglio, con crono non eccezionale. 9"98 per l'argento mondiale. Con lo stesso tempo Ogonude, un centesimo dietro Vicaut. L'atleta del Qatar si impone nei 200, interessante 19"97.

Adam Kszczot si conferma fenomenale in gara tattica e mette in riga il meglio degli 800. In tre decimi, alle spalle del polacco, Amos, Tuka e Aman. 1'45"12 per il vincitore. Doppietta etiope nei 5000, con Kejelcha, 12'53"98, a precedere Gebrhiwet. Il bahamense Gibson conquista i 400 hs, 48"76.

Renaud Lavillenie ritrova, nell'asta, automatismi da primato e sorvola quota 5.95. Il campione del mondo, Barber, deve chinare il capo, 10 cm più sotto (5.85 per lui). Pitkamaki trova la spallata giusta nel giavellotto, 84.27, mentre nel peso in quattro lanciano oltre i 21 metri. Il neozelandese Walsh si impone con 21.39, a 2 cm Richard, a 4 Kovacs, poi Storl.

Pablo Pichardo denuncia un evidente appannamento e si ferma a un modesto, per lui, 17.06. Christian Taylor nobilita la gara del triplo con un bel 17.59, misura che vale ampiamente l'affermazione.  

Al femminile, fari sui 200 metri. Dafne Schippers respinge l'ex regina Allyson Felix. L'olandese corre in 22"12, un decimo meglio dell'americana. Shaunae Miller (50"48) batte la McCorory nel giro di pista, la Kipyegon doma il miglio (4'16"71). Tripletta Stati Uniti nei 100 hs, con la Harper, 12"63, ad anticipare Nelvis e Stowers. Ghribi a guidare nei 3000 siepi, 9'05"36, Ibarguen donna del triplo, 14.60. 

La Kuchina conferma lo status di signora dell'alto e valica la misura di 2.01. La Chicherova si ferma a 1.97, la Beitia addirittura a 1.93. Rivincita croata nel disco, con la Perkovic (76.50) che toglie la Caballero dal gradino più alto.