L'annunciato forfait di Rudisha, la rinuncia recente di Justin Gatlin, il Meeting di Rieti cede il passo alle fatiche di una stagione lunga, colorata dal mondiale pechinese, e incassa il montante del maltempo, che rende la pista umida e scivolosa. Difficile, in un contesto simile, trovare prestazioni degne di nota, eppure non manca il colpo di coda di alcuni protagonisti.

Femi Ogunode conferma le meraviglie di questo scorcio di stagione e corre i 100 in 9"93, mentre il polacco Kszczot consolida il suo status negli 800. Attenzione al dettaglio, posizione perfetta, tempi scenici con pochi eguali. 1'44"82 per domare la distanza. Sesto l'azzurro Benedetti.

L'algerino Makhloufi chiede gara veloce sui 1500, ma deve porre nel fodero la spada e accontentarsi del successo parziale. 3'35"53 il crono del vincitore. Taleb decolla nei 400 conclusivi e conquista i 3000 siepi, mentre nel giavellotto un ottimo Hamann, 84.26, supera Arai.

Al femminile, lotta e spettacolo negli 800. C'è l'iridata Arzamasova al via, ma la gloria è per altre. La bielorussa non delude, ma il suo 1'58"93 vale la quarta piazza. Davanti, è spalla a spalla tra Burundi e Kenya, con la Niyonsaba che anticipa la Kipyegon (1'57"62 - 1'58"02). Completa il podio l'ucraina Lyakhova.