Vince Siutsu, davanti a un grande Mauro Santambrogio, ma il duello con vista Giro d'Italia è già iniziato. Esplode sull'ultima salita di giornata la battaglia tra Vincenzo Nibali e Bradley Wiggins. Attacca l'azzurro, ma non molla un metro il britannico, mai in affanno. Forte del vantaggio accumulato a cronometro e con un compagno davanti a giocarsi la tappa il campione olimpico si limita a gestire, da padrone. Ma non sarà di certo l'ultimo attacco al suo fortino. L'Astana si è dimostrata squadra vera, fortissima quando la strada comincia a diventar dura e a far sentire la sua legge. Due tappe, due occasioni. La maglia rosa tra poco più di quindici giorni, il Giro del Trentino ora. Nibali contro Wiggins. Per gli altri, da Basso a Scarponi, fino a Evans, poco da fare.

Si sale. Si comincia a far sul serio. Dopo una prima giornata caratterizzata in mattinata dalla fuga di otto uomini, capaci di resistere al ritorno del gruppo, con trionfo in volata del francese Bouet, gregario del nostro Pozzovivo, davanti a Cerny e Rodriguez, e un pomeriggio dedicato alla cronosquadre, dominata, come da previsione dal Team Sky del padrone dell'ultimo Tour, Bradley Wiggins, si arriva all'esame delle prime salite. Salite vere da subito. Non solo il Vetriolo, teatro d'arrivo, ma prima anche il Lavazè. Wiggins e non solo. Vincenzo Nibali, ottimo con la sua Astana nella prova contro il tempo, a soli 13” secondi dai vincitori. Poi Scarponi, Pellizzotti, Basso, Evans. Tutti già costretti a inseguire.

La prima parte della tappa è caratterizzata dalla fuga di cinque uomini (Savini, Gazvoda, Gil Martinez, Schwarzmann, Coledan), che giungono ai piedi della prima asperità di giornata, il Passo Lavazè con ampio margine sul gruppo. Durante la scalata si sfalda il gruppo dei battistrada e al Gpm è Filippo Savini (Ceramica Flaminia Fondriest) a transitare per primo con un minuto e trenta sugli inseguitori. Il seguente tratto di collegamento, fatto di discesa e pianura sfavorisce il fuggitivo e permette sia ai quattro ex compagni di avventura, che al gruppo, guidato dagli uomini del leader della generale, Cerny, di ridurre il gap. Ai 40 dall'arrivo avviene il ricongiungimento. Nuovamente in cinque a guidare le operazioni, con il plotone a poco più di 3 minuti. Ci prova Coledan, sfruttando un attimo di rilassatezza generale. Guadagna su tutti, anche sui big.

Ai piedi dell'ultima e decisiva salita ripresi quattro dei fuggitivi di giornata, con il solo Coledan ora al comando. La sua escursione finisce poco dopo. Subito bagarre. I grandi davanti. Velocità importante. Il primo tentativo è di Rolland, scalatore puro, seguito dal sempre propositivo Pirazzi e da Siutsu, uomo del team Sky . Basso mette al lavoro i compagni ai meno 8. Si fa vedere Cadel Evans, mentre Wiggins si mantiene nella coda del gruppo. Quando mancano circa 6 km, Nibali mette alla frusta i compagni, mentre iniziano le schermaglie tra i tre davanti. Siutsu prova l'assolo e se ne va. Parte Nibali, ma Wiggins e Evans rispondono. In difficoltà Basso e Scarponi. Benissimo Santambrogio e Pozzovivo. Splendido finale. Continua a scattare Vincenzo Nibali, ma il leader del team Sky, rientra sempre col suo passo, senza forzare. Contrattacco di Mauro Santambrogio, anche se Siutsu appare irraggiungibile. 20 secondi per lui all'ultimo km. Siutsu, Santambrogio, Nibali sul traguardo. Wiggins controlla senza fare la volata. Staccati tutti gli altri.