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Giro d'Italia 2013: le tappe, i favoriti, le squadre

Da piazza del Plebiscito, a Napoli, prende il via, sabato 4 maggio, la novantaseiesima edizione della corsa in rosa, come di consueto intrisa di magia e attesa. Nibali contro Sir Bradley Wiggins e tanto altro. Scarponi, Basso, Sanchez, grandi nomi per una corsa garanzia di spettacolo.

Giro d'Italia 2013: le tappe, i favoriti, le squadre
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Di Johnathan Scaffardi

Da Napoli a Brescia. 21 tappe, due giorni di riposo. Torna la corsa più amata, più seguita. Non avrà il fascino del Tour, ma nemmeno i professori di Parigi sono in grado di costruire percorsi di tal fattezza. Le magiche volate, intrecciate alle tecniche cronometro, le infide discese e le salite da tregenda. Tra sole, pioggia e fatica. Il Giro d'Italia 2013 si ripresenta partendo dal sud Italia per abbracciare l'intero paese e terminare su al Nord, dopo un saluto ai cugini francesi, in uno dei sacri luoghi dello sport, il Col du Galibier. Una cometa di passaggio, ali di folla a sospingere i corridori stremati dallo sforzo, stelle a illuminare l'asfalto nel cielo della competizione. .

Il borsino dei favoriti. Bradley Wiggins contro Vincenzo Nibali. Un Sir sulla strada dello squalo. Il campione dell'ultimo Tour, fuoriclasse della pista e ora della strada, contro il ciclista italiano più forte nei giri di tre settimane. Il primo scontro vero proprio alla Grand Boucle, lo scorso anno. Il britannico e lo scudiero Froome, stroncarono la resistenza del corridore della Liquigas, oggi all'Astana, dopo aver abbracciato il milionario progetto kazako. Da allora è ulteriormente cresciuto Vincenzo e si è confermato Bradley. Al Giro del Trentino un altro assaggio. Stavolta vittoria azzurra, ma occhio a trarre conclusioni affrettate. Nella decisiva tappa in altura, diversi problemi meccanici hanno bloccato il leader Sky, costringendolo alla resa, quando Tiralongo e Nibali hanno messo alla frusta il gruppo. Dalla parte di Wiggins un team pazzesco, la cronosquadre, i 55 km contro il tempo di Saltara. Il siciliano ha dalla sua l'abilità senza eguali in discesa, e potrebbe far saltare il banco proprio qui, unita a un'imprevedibilità e a strappi in salita non propri del britannico.

Ryder Hesjedal partirà in maglia rosa. Sconosciuto e sottovalutato da molti, lo scorso anno si è preso Giro e maglia, infilando a crono Purito Rodriguez. Solido, solidissimo. In ombra per molto tempo è riapparso alla Liegi. Davanti. In forma al momento opportuno. In forma per stupire ancora. Difficile lasciarlo fuori dalla rosa dei papabili trionfatori. Terzo incomodo.

Gli outsider. Scarponi, Evans, Samuel Sanchez. Michele Scarponi, ormai corridore di vecchio pelo, proverà ancora una volta a lasciare il segno nella corsa in rosa, da lui vinta nel 2011, grazie alla discussa squalifica di Alberto Contador. Quasi impossibile vincere, difficile salire sul podio. Soffrirà e non poco a crono e in salita non appare superiore ai super big. Al Trentino ha acceso la corsa da lontano e anche alle Ardenne ha lanciato segnali importanti. Guastatore.

Cadel Evans non è più quello del Tour, capace di tenere a bada Schleck, Contador e chiunque attaccasse il suo dominio. Carattere indomito, capacità di superare i limiti, lottatore. Può provarci per i tre gradini del podio, ma parte appena sotto.

Samuel Sanchez è corridore capace di grandi imprese, sprazzi improvvisi di classe, fortissimo, come Nibali, nelle picchiate in discesa, ma difficilmente può lottare per il trono. L'Euskaltel si affida a lui. Ottimo per una prestigiosa vittoria di tappa, non per la passerella finale in rosa.

Pozzovivo, Garzelli e Di Luca, ingaggiato in extremis dalla Vini Fantini Selle Italia, guidano la pattuglia italiana che va alla ricerca di successi di tappa, magari cogliendo la giusta occasione, l'attimo decisivo. Non mancheranno le opportunità, dipenderà come sempre dalle gambe.

Curiosità. Le formazioni al via dell'edizione 2013 saranno 23 e non 22. Questo in seguito al caso Katusha. La formazione russa , inizialmente esclusa dai 18 team con licenza ProTeam, ha visto accolto il proprio ricorso dal Tribunale Arbitrale dello Sport, costringendo l'Unione Ciclistica Internazionale a tornare sui propri passi e ad assegnare alla squadra di Purito Rodriguez non solo la suddetta licenza, ma anche la possibilità di partecipare al Giro d'Italia. Gli organizzatori della corsa rosa, che nel frattempo avevano già concesso le quattro wild card, hanno ricevuto così una deroga per ampliare il numero dei team partecipanti.

Non solo novità numeriche. Anche tra i corridori, qualche interessante spunto di folklore. Sarà presente infatti per la prima volta nella storia un corridore cinese. Il venticinquenne Ji Cheng difenderà i colori dell'Argos Shimano. Non certo un fenomeno, ma certamente simbolo di una realtà in grande espansione, anche in territori sportivi finora inesplorati. Non un fenomeno, ma nemmeno un carneade. Ciclista comunque in grado di terminare un giro difficile, come la Vuelta di Spagna, nel 2012, e professionista da ormai cinque anni.

Le tappe chiave.

8°Tappa Gabicce-Saltara (cronometro individuale)

Primo vero esame al Giro. Wiggins può vestirsi di rosa e allungare nella generale. Per Nibali obbligatorio difendersi e limitare i danni

15° Tappa Cesana Torinese-Col du Galibier

Omaggio al Tour, nell'anno del suo anniversario. Si sfocia in terra francese per scalare la Storia del ciclismo. Tornanti impregnati di leggenda e fatica. Sudore e pedale. Qui, dove Pantani dipinse un'azione scolpita nella mente di tutti, appassionati e non, conquistando quei transalpini che estasiati urlavano “Pantanì”, giunge la carovana del Giro. Non solo però il terribile Galibier. Prima il Col du Mont Cenis, poi Aussois, e il noto Télégraphe, fino a Plan Lachat e al terribile tratto finale. Qui escono indenni in pochissimi.

19° Tappa Ponte di Legno-Val Martello

Le salite storiche. Il Gavia, lo Stelvio, oltre i 2700 metri, dove l'aria si fa più rarefatta e il respiro diventa più affannoso. L'arrivo in quota, sempre oltre i 200 metri, a Val Martello. I miti della montagna e un possibile attacco in discesa. Sì, perchè qui il terreno pare ideale per Vincenzo Nibali, che potrebbe fiondarsi appena dopo il Gpm dello Stelvio, lungo le ripide e tecniche curve che portano a Lasa. 25 km che potrebbero cambiare la storia della tappa e della corsa.

20° Tappa Silandro-Tre Cime di Lavaredo

L'ultimo esame. Qui si decide tutto. Chi ha ancora energia può far saltare il banco. 76 km iniziali relativamente tranquilli, poi l'inferno. Il Passo Costalunga, il San Pellegrino, il Giau, il Tre Croci e l'arrivo alle Tre Cime di Lavaredo. Senza sosta, senza possibilità di recupero. Calcolando l'acido lattico che il giorno prima si impossesserà del fisico dei corridori, sarà un capolavoro solo terminarla questa tappa. Non per niente Wiggins si è preoccupato soprattutto di visionare quest'ultimo atto. Osservando con cura quei tornanti ancora in parte innevati. Minacciosi, aspri, infiniti. Garanzia di spettacolo.

Programma tappa per tappa:

1° Tappa (Sab. 04/05) Napoli-Napoli 130 Km (pianeggiante)

2°Tappa (Dom. 05/05) Ischia-Forio 17,4 Km (cronometro a squadre)

3° Tappa (Lun. 06/05) Sorrento-Marina di Ascea 222 Km (media montagna)

4° Tappa (Mar. 07/05) Policastro Bussentino-Serra San Bruno 246 Km (media montagna)

5° Tappa (Mer. 08/05) Cosenza-Matera 203 Km (pianeggiante)

6° Tappa (Gio. 09/05) Mola di Bari-Margherita di Savoia 169 Km (pianeggiante)

7° Tappa (Ven. 10/05) San Salvo-Pescara 177 Km (media montagna)

8° Tappa (Sab. 11/05) Gabicce Mare-Saltara 54,8 Km (cronometro individuale)

9° Tappa (Dom. 12/05) San Sepolcro-Firenze 170 Km (media montagna)

10° Tappa (Mar. 14/05) Cordenons-Altopiano del Montasio 167 Km (alta montagna)

11° Tappa (Mer. 15/05) Tarvisio-Vajont 182 Km (media montagna)

12° Tappa (Gio. 16/05) Longarone-Treviso 134 Km (pianeggiante)

13° Tappa (Ven. 17/05) Busseto-Cherasco 254 Km (pianeggiante)

14° Tappa (Sab. 18/05) Cervere-Bardonecchia 168 Km (alta montagna)

15° Tappa (Dom.19/05) Cesana Torinese-Col du Galibier 149 Km (alta montagna)

16° Tappa (Mar. 21/05) Valloire-Ivrea 238 Km (media montagna)

17° Tappa (Mer. 22/05) Caravaggio-Vicenza 214 Km (pianeggiante)

18° Tappa (Gio. 23/05) Mori-Polsa 20,6 Km (cronometro individuale)

19° Tappa (Ven. 24/05) Ponte di Legno-Val Martello 139 Km (alta montagna)

20° Tappa (Sab. 25/05) Silandro-Tre Cime di Lavaredo 203 Km (alta montagna)

21° Tappa (Dom. 26/05) Riese Pio X-Brescia 197 Km (pianeggiante)

Le squadre partecipanti e i loro leader:

-AG2R (Pozzovivo)

-Androni Venezuela (Pellizotti)

-Astana (Nibali)

-Bardiani CSF (Pirazzi, Modolo)

-Blanco (Gesink)

-BMC (Evans)

-Cannondale (Viviani)

-Colombia (Duarte, Chaves)

-Euskaltel (Samuel Sanchez)

-FDJ (Jeannesson)

-Garmin Sharp (Hesjedal)

-Lampre Merida (Scarponi)

-Lotto Belisol (Hansen, Willems)

-Movistar (Capecchi, Cobo)

-Omega Quickstep (Cavendish)

-Orica GreenEdge (Goss, Weening)

-Radioshack Leopard (Machado)

-Sky (Wiggins)

-Shimano Argos (Kittel)

-Saxo Tinkoff (Majka)

-Vacansoleil (Rujano)

-Vini Fantini Selle Italia (Santambrogio, Garzelli)

-Katusha (Menchov)