E arrivò il giorno di Christopher Froome, e tornò il giorno del Team Sky. Dopo la vittoria dell’anno scorso con Bradley Wiggins, lo squadrone britannico mette in bacheca la seconda vittoria consecutiva. Una vittoria senza discussioni, velata da sospetti antipatici, che probabilmente nascono più dalle cicatrici lasciate dal troppo falsato ciclismo degli ultimi 15/20 anni, che non da una vera diffidenza verso il capitano del Team Sky. O almeno questa è la speranza. E se si parla di speranza si pensa al futuro.

E allora la festa è anche per Nairo Quintana, 23 anni, del Team Movistar, maglia bianca del miglior giovane e a pois del miglior scalatore. Lui che a vederlo in faccia sembra 15 anni più vecchio di quelli che si porta dietro realmente, lui che arriva da un posto dove la miseria è roba quotidiana, lui che quando lo guardi in faccia mentre sale lungo dei tornanti non sai se sia stanco o meno, lui che quando scatta fa un male cane alle gambe di tutti, Froome compreso, perché come tanti colombiani è nato per le montagne, lui che finisce il Tour ad un gradino dalla storia.

La festa è anche per il talento Cannondale di Peter Sagan, che rivince la maglia verde a 23 anni, che a questa età ha già vinto più di 50 corse, che l’anno scorso proprio al Tour strapazzò tanti big vincendo diverse tappe, che ha costretto Fabian Cancellara a dare l’anima e rischiare di scoppiare per toglierselo di ruota al Giro delle Fiandre, che impenna mentre vince le gare, che quest’anno ha fatto vedere di avere anche testa. I vincitori di giornata si alternavano e intanto, una ruota più indietro, c’era sempre lui. Si è fatto crescere il pizzetto, con quell’aria un po’ da moschettiere, forse per dare giusto tributo al gigante Tour. 

Ma il Tour regalava anche l’ultima recita. E l’applauso è andato Marcel Kittel della Argos-Shimano che ha regolato in volata Greipel, Cavendish, con Sagan quarto e l’italiano Ferrari al quinto posto. Kittel ha vinto per la quarta volta in questo Tour, e da come si è imposto anche questa volta, c’è da dire che il mondo delle ruote veloci ha trovato un nuovo grande protagonista. Froome, Sagan, Kittel, Quintana. Il futuro è partito da Parigi? Bonne-soir Paris.  

Classifica Generale (prime posizioni)

1° Christopher Froome      (GBR)

2° Nairo Quintana                 (Col)     5’03”

3° Joaquin Rodriguez           (Spa)     5’47”

4° Alberto Contador             (Spa)     7’10”

5° Roman Kreuziger             (Cec)     8’10”

6° Bauke Mollema                (Ola)     12’25”

7° Jakob Fuglsang                (Dan)     13’00”

8° Alejandro Valverde         (Spa)     16’09”

9° Daniel Navarro                (Spa)     16’35”

10° Andrew Talansky          (USA)   18’22”

49° Davide Malacarne                  1h45’33”

55° Damiano Cunego                    1h59’57”

Maglia Pois(montagna)  : Nairo Quintana

Maglia Verde(punti)       : Peter Sagan

Maglia Bianca(giovani)  : Nairo Quintana