Il Giro dei Paesi Baschi sale verso le vette più belle. Cinque montagne ben suddivise nella seconda metà del percorso ad accendere la sfida tra Contador e Valverde, a raccontare il bello del ciclismo. Due ali di folla, come nei giorni precedenti, lungo i tornanti dell'Alto de Usartza, la cui vetta posta a 2 km dal traguardo saluta la tappa regina della settimana iberica. Sfreccia Alberto Contador, colpisce a ripetizione, allungando con lo sguardo fiero. Onora la maglia gialla, respingendo ogni tattica attendista e sprona il gruppo dei migliori. Stavolta è Valverde il cacciatore. El Imbatido resta incollato alla ruota del campione di Pinto. Sulla scacchiera del Giro mossa astuta, perché nel finale in leggera discesa il leader della Movistar rosicchia due secondi nella generale. A vincere la tappa è Wout Poels, olandese dell'Omega Pharma, bravo a sfruttare le scaramucce dei big nell'ultimo chilometro d'ascesa. Sul traguardo di Arrate precede di un secondo Valverde e Samuel Sanchez. 

Si parte da Gasteiz, per 151 km conditi da cinque Gpm. La bagarre si scatena già sull'Alto de Asentzio, 6.3 km al 6,2% di pendenza media. Provano la fuga in cinque, guidati da Luis Leon Sanchez. Dal gruppo esce anche il campione del Mondo, Rui Costa, prontamente ripreso da Contador e Valverde. Il plotone controlla e i battistrada vengono prontamente ripresi. Verso la seconda vetta, l'Alto de Karabieta, l'accelerazione buona. Dumoulin, Gastauer e Duracek guadagnano un discreto margine. Ai tre si aggiungono presto Herrada e Sicard. La Saxo si porta al comando e contiene il divario attorno al minuto. Quando mancano 38 km al traguardo giunge al comando la Omega per il polacco Kwiatkowski, terzo nella tappa di ieri. Il ritmo aumenta e ben presto i fuori usciti di giornata, raggiunti anche da J.Izagirre, comprendono come il tentativo sia vano. 

A 11 km dallo striscione conclusivo il ricongiungimento. A lanciare la miccia il duo dell'Orica, Weening e Yates, sulla rampa finale, prima dello sparo più importante di Kreuziger. Il gregario di lusso di Alberto Contador piazza un ritmo indigesto a molti, preparando il terreno per l'attacco del capitano che, puntuale, arriva a 4.7 km dal termine. Ci prova tre-quattro volte il Pistolero, ma Valverde lo affianca beffardo, quasi a vendicare la sconfitta della prima tappa. Nessuno ha le gambe per fare il vuoto e ad approfittare di un momento di calma apparente è Poels. L'olandese scollina solitario e si getta sul traguardo. Conserva un secondino, valido per la vittoria di tappa. Valverde si piazza, Contador resta al comando.

Ordine d'arrivo:

1) Poels 3:39:29

2) Valverde + 01"

3) S.Sanchez + 01"