La maglia gialla taglia il traguardo a occhi sgranati, quasi allungando le braccia per darsi l'ultimo, decisivo, slancio. Dietro, coperto da un paio di occhiali scuri che impediscono di scrutare volto e fatica, il ghigno di un combattente spagnolo. La prima tappa in linea del Delfinato termina con la vittoria di Chris Froome e con il rilancio di Alberto Contador. Il capitano del Team Sky vince la prima guerra, psicologica, nella strada che porta al Tour. Una salita, non proibitiva, scatena un duello spettacolare, che rapisce pubblico e appassionati. L'ascesa verso Col du Béal è il teatro del primo vero confronto tra il nuovo padrone, Froome, e il vecchio imperatore chiamato al rilancio. Contador conosce Froome, non ha dimenticato lo smacco del Ventoux. Froome conosce Contador e il suo animo guerriero. 

Quando mancano 5 km e Nieve termina un lavoro superbo, con il plotone ridotto a una ventina di unità e la fuga di cinque uomini ormai estinta (grande De Marchi, il più attivo tra i fuoriusciti di giornata), ecco il classico mulinare di gambe del recente vincitore della Gran Boucle. Una frequenza impossibile, per poco più di 20 secondi. E poi via un altro strappo. Alberto risponde, senza esitare, e già questo rappresenta un unicum. Gli altri non cadono in tentazione. 

Quando Froome rallenta, ecco che si accodano Nibali, Kelderman, Talansky e Van den Broeck. Apprezzabile il cuore di Vincenzo. Non ha il passo degli altri due e lo evidenzia quando scuote il capo ai meno 3,5. Se loro fan sul serio non resta che alzare bandiera bianca. Qualche stilettata giunge da Talansky e Kelderman, ma Froome ha un solo obiettivo, battere Contador, vincere. E riprende tutti. 

Sotto il cartello dell'ultimo chilometro altri due strattoni. Restano loro due, ancora una volta. Fin sul traguardo. Contador prova a uscire ai 200 metri, ma le gambe non si accodano all'orgoglio. Froome si batte il petto e si getta su una sedia. Sa che la testa conta e che oggi ha respinto Contador, ma sa in egual modo che quest'anno al Tour sarà un altro Contador. 

Contador scuote il capo, Froome è oggi ancora più forte, ma il Tour non è oggi.

Siamo alla seconda tappa del Delfinato, sembra il Tour.

Ordine d'arrivo:

1) Froome

2) Contador

3) Kelderman + 4" 

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo