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Si conclude così la 18a tappa del Tour de France 2014. Ancora Nibali. Ancora lo squalo di Messina. Il Tour ha un solo padrone ed è il nostro Vincenzo Nibali. 7'10'' di vantaggio su Pinot ed una dimostrazione di forza imbarazzante. E' lui il re del Tour. Porterà la maglia gialla sulle sue spalle sugli Champs Elisèe a Parigi, 16 anni dopo Marco Pantani. L'Italia torna in vetta in Francia. Lo fa nel migliore dei modi. Per oggi è davvero tutto, da Andrea Bugno e dalla redazione di Vavel Italia, l'augurio di una buona serata.

Ancora un trionfo, ancora una vittoria. La quarta. Dopo quelle in terra inglese, sui Vosgi e sulle Alpi, arriva anche quella sui Pirenei. Ancora ai microfoni, la maglia gialla : "Sono contento che in Italia tanta gente si stia riavvicinando al ciclismo. Sono davvero contento. Stiamo facendo un grandissimo Tour. Oggi la volevo. La squadra ha lavorato alla grande e loro ci credevano. Li ho ripagati con questa vittoria. Ripeto, il vantaggio è grande. Il Tour a differenza degli altri anni è stato duro, con tanti tranelli. Ho mantenuto la concentrazione sin dalle prime tappe, guadagnano secondo dopo secondo in ogni tappa. L'emozione che mi daranno i Campi Elisi, credo che non me la darà nessuna vittoria".

L'arrivo di Pinot e Majka (che ha mantenuto la maglia a pois)

Ecco Nibali ai microfoni di Rai 3 : "Non era tanto per la classifica, volevo un'altra vittoria di tappa. Una vittoria qui sui Pirenei era molto importante per tutti, per me e la squadra. E' normale che mi sento il padrone del Tour. E' un vantaggio enorme e sono abbastanza tranquillo". Occhi lucidi per Nibali. L'emozione di sentire e vedere il traguardo e l'obiettivo di una vita, davvero vicino.

La nuova classifica generale :

Ecco l'ordine d'arrivo di oggi sull'Hautacam :

In classifica generale il secondo è Pinot a 7'10''. Peraud terzo a 7'23''. Valverde quarto a 7'25''.

ECCO IL PADRONE DEL TOUR! Quarta vittoria per lui al Tour.

Bardet quarto. Valverde arriva a 1'58'' da Pinot e Peraud. Perde secondo e terzo posto in classifica generale.

Scatta Majka per mantenere la maglia a pois. Pinot lo beffa in volata. Arrivano sul traguardo con 1'10'' di ritardo

NIBALI TRIONFA ANCHE ALL'HAUTACAM!

500 METRI - Nibali trionfa anche sui Pirenei. Dopo i Vosgi e le Alpi conquista la Francia. IL TOUR DOPO 16 ANNI TORNA ITALIANO!

ULTIMO CHILOMETRO!!! UN UOMO SOLO AL COMANDO ED E' IL NOSTRO VINCENZO NIBALI!!! 1'25'' sul gruppo Majka

1.5 KM - 500 metri di vantaggio per Nibali che si avvia a griffare anche l'Hautacam!!

2 KM - Si pianta Majka. Raggiunto dal gruppetto Pinot.

2.5 KM - Nibali si avvicina alla vittoria. 55'' su Majka. 1'10'' su Pinot. Lo squalo sta scrivendo un'altra grande pagina di sport.

3 KM - Nibali prende fiato e guadagna ancora qualcosa nei confronti degli inseguitori. 58'' di vantaggio.

3.5 KM - Peraud, Pinot e Van Garderen stanno per raggiungere Majka. Valverde è a 30'' da questo gruppo.

4 KM - Valverde raggiunge i compagni di squadra. Ma è ancora in difficoltà. Majka guadagna qualche secondo : 31'' da Nibali.

4.5 KM - UN MONOLOGO DELLO SQUALO DI MESSINA. IL DOMINATORE DI TAPPA E TOUR! 50 secondi su Majka

5 KM - I due francesi cercano di scalzare lo spagnolo dalla seconda posizione in classifica generale. Hanno bisogno di 40 secondi di vantaggio.

5.5 KM - Parte Pinot. Non lo segue Valverde. Ancora in difficoltà. Anche Peraud con Pinot.

6 KM - Majka perde ancora qualche secondo dalla maglia gialla. In gruppo la lotta è tra Valverde, Peraud, Bardet e Pinot per la seconda e terza posizione in classifica.

6.5 KM - Majka raggiunge Nieve e deve recuperare 41'' da Nibali.

7 KM - Majka ha staccato il resto del gruppo. Nibali ha 25'' su Nieve, 40'' su Majka, 1 minuto sul resto del gruppo.

8 KM - Nel gruppo degli inseguitori scatta Majka. Nibali raggiunge e stacca Nieve.

8.5 KM - 15'' tra Nibali e Nieve.

8.5 KM - 40'' di vantaggio per Nibali sui suoi inseguitori. IL TOUR E' SUO!

9 KM - SE NE VA NIBALI! STACCA ANCHE ORNER! 40'' da NIEVE!

9.5 KM - Nessuno degli uomini in gruppo segue Nibali. Segno che nessuno pensa più alla vittoria del Tour. Lo squalo vuole anche questa vittoria!

10 KM - Nibali è a 50'' da Nieve. Ripreso Kadri.

ANCORA NIBALI!!! SEGUE ORNER E LO USA COME PRETESTO PER PARTIRE!!! PARTE A 10 CHILOMETRI DAL TRAGUARDO!

16.46 - 10.5 KM - 1'10'' il vantaggio di Nieve sul gruppo. Sarà difficile andarlo a prendere. Parte Orner e lo segue NIBALI!

16.45 - Ripreso anche De Marchi. Kangert sta preparando l'accelerazione di Nibali.

16.44 - 11.5 - DE MARCHI! Si stacca dal gruppetto di inseguitori e parte alla volta di Nieve.

16.42 - 12 KM - Se ne va Nieve. Lo spagnolo stacca il compagno di avventura.

16.41 - 12.5 KM - 1'25'' il ritardo di Nibali che spinge per vincere la tappa. Inizia la salita anche per il gruppo.

16.38 - 14.5 KM - Inizia la salita per Nieve e Kadri. 1'50'' il loro vantaggio. Tra loro ed il gruppo Nibali, ad 1'30'', c'è il gruppetto di sei uomini di De Marchi.

16.33 - 17 KM - 2'20'' il ritardo di Nibali dai due corridori di testa. Siamo ai piedi dell'Hautacam.

16.28 - Forcing dell'Astana. Il distacco scende a 2'44''. Il messaggio di Nibali è chiaro : VUOLE VINCERE ANCHE ALL'HAUTACAM.

16.27 - 23 KM - Dieci chilometri all'Hautacam. Sarà l'ultima montagna del Tour de France 2014. Sarà decisiva per la conquista della maglia gialla e per quella a pois.

16.22 - 26 KM - La situazione attuale : Nieve e Kadri hanno 1'13'' sul gruppo di De Marchi. Nibali ed il gruppo sono a 3'13''.

16.20 - 27 KM - Raggiunto Valverde dal gruppo maglia gialla.

16.17 - 31 KM - Si muove il gruppo. Diminuisce il vantaggio di Valverde, adesso si aggira sui 12-13 secondi.

16.15 - 33 KM - Quasi finita la discesa dal Tourmalet. Vantaggi ancora immacolati. Inizia un tratto di falsopiano sempre in leggera discesa che porterà ai piedi dell'Hautacam.

16.12 - Valverde ha raggiunto i compagni. Aumenta a 25 secondi il vantaggio di Valverde.

16.08 - 40 KM - Ottima la tattica della Movistar. Izaguirre ed Herrada, in fuga dai primi metri, stanno aspettando l'arrivo di Valverde. Lo spagnolo ha guadagnato già una quindicina di secondi.

16.05 - 43 KM - 25 i chilometri di discesa che porteranno ad Ayros Arbouix, dove inizierà l'Hautacam. Si stacca Valverde in discesa. Attacco dello spagnolo.

16.01 - Il terzetto di De Marchi, Trofimov e Huzarski scollina con 1'32'' di ritardo. Il gruppo ha 4'35'' da recuperare. Inizia la discesa.

15.59 - 50 KM - Siamo in vetta al Tourmalet. Strappo finale per il duo di testa. Il primo a passare il traguardo del GPM è Kadri. Dopo esser stato sempre a ruota del suo compagno di fuga, Nieve, transita per primo.

15.53 - 51.5 KM - 1.5 chilometri alla vetta del Tourmalet. Sempre Nieve in testa con Kadri che tiene la ruota. Tutto tranquillo in gruppo.

15.50 - 52.5 KM - Il gruppo sale compatto dietro l'andatura di Westra. Alla sua ruota Scarponi e Nibali.

15.45 - 54 KM - 4 chilometri alla vetta. Kadri e Nieve hanno 30'' su De Marchi e Huzarski. Trofimov è un pò in difficoltà nel tenere la ruota dell'italiano.

15.43 - 54.5 KM - Siamo a La Mongine. Uno dei tratti più duri di quest'ascesa. Tantissimi i tifosi ad attendere i protagonisti del Tour. Kadri si è riportato su Nieve

15.40 - 55.5 KM - Nieve stacca leggermente Kadri e sembra voler proseguire in solitario. Il gruppetto De Marchi ha 40'' di svantaggio.

15.38 - 56 - De Marchi rilancia l'andatura e stacca tutti nel gruppetto di inseguitori. Ottima azione dell'italiano che sta guadagnando terreno e secondi sui battistrada.

15.35 - 56.5 KM - Sempre l'Astana in testa al gruppo. Nibali ha ancora 3 compagni di squadra che tirano il plotone : Scarponi, Westra e Kangert.

15.32 - 57 KM - Quando mancano circa 7.5 km alla vetta del Tourmalet, i due al comando hanno 1 minuto sul primo gruppetto di inseguitori e 4 minuti sul plotone. Siamo ad un chilometro dal tratto più duro della salita.

15.31 - 58 KM - Si staccano anche Sagan e Richie Porte. Disastroso il suo Tour de France

15.29 - 58 KM - Sorprendentemente il primo che si stacca nel gruppo maglia gialla è Joaquim Rodriguez. Niente da fare per Purito che abbandona l'obiettivo della maglia a pois che resta un affare a due tra Majka e Nibali.

15.28 - 58.5 KM - I due raggiungono e staccano il francese in testa alla corsa. Continua la loro progressione ed aumenta il vantaggio nei confronti degli ex compagni di fuga.

15.25 - 59 KM - Nieve e Kadri provano a raggiungere Chavanel in testa alla corsa.

15.23 - 60 KM - Buona azione per Chavanel che ha guadagnato 30'' nei confronti dei suoi ex compagni di fuga. 4'10'' sul gruppo maglia gialla.

15.18 - 62 KM - Il primo a scattare nel gruppetto di testa è Chavanel, ex campione nazionale francese. Ha circa 10 secondi di vantaggio sul resto del gruppo.

15.14 - 64 KM - Anche per il gruppo, inizia la 79^ scalata, di tutti i tempi, del Tourmalet.

15.12 - Michele Scarponi, fido scudiero di Vincenzo Nibali, alla partenza di questa mattina : "Ci siamo, siamo molto vicini alla vittoria, ma non ci distraiamo. Oggi è l'ultima tappa di montagna. Ultimo sforzo prima di Parigi".

15.10 - L'Astana ha controllato il vantaggio, tenendolo sempre attorno ai quattro minuti. Il segnale è preciso, Nibali c'è e vuole vincere sull'Hautacam.

15.07 - 67 KM - CI SIAMO!! Inizia per i corridori l'ascesa del Tourmalet. 17 chilometri di salita con piu di 1300 chilometri di dislivello. Punte del 10% di pendenza.

15.02 - Questa la situazione quando mancano 70 chilometri al traguardo.

15.00 - 72 KM - Tra 5 chilometri inizia il Tourmalet. Reza, il corridore di colore della Europcar, è in testa al gruppo in fuga. 3'30'' di vantaggio nei confronti del gruppo maglia gialla.

14.52 - Ancora una volta, in fuga, c'è Alessandro De Marchi. Vincitore di 4 premi come combattente di giornata, cerca la vittoria personale e il premio di Supercombattente a fine Tour. Obiettivo non di difficile portata. Intervistato alla partenza il corridore ha affermato : "Sono contento del mio Tour, di come sto correndo. Certo che manca quel qualcosa in più che mi permetterebbe di vincere anche una tappa. Cercherò di fare il possibile anche oggi per riuscirci".

14.48 - 80 KM - Il gruppo trainato dall'Astana sembra controllare il vantaggio. 4 minuti di ritardo dai venti in fuga.

14.42 - 84 KM - Intanto i fuggitivi arrivano allo sprint. Coquard, della Europcar, vince la volata. Per la classifica della maglia verde, però, Peter Sagan è irraggiungibile.

14.38 - 87 KM - Il vantaggio torna attorno ai 4 minuti. 20 chilometri all'inizio dell'Tourmalet.

14.34 - 89 KM - Lars Boom il primo a scollinare. Il vincitore della quinta tappa (quella del pavè) di questo Tour si aggiudica due punti della classifica degli scalatori

14.31 - 91 KM - Inizia la salita che porterà i venti corridori in testa alla corsa in cima al Cote du Loucrup.

14.25 - Ricordiamo che Nibali potrebbe scrivere una pagina storica per il ciclismo italiano. Qualora domenica dovesse portare agli Champs Elisèe la sua maglia gialla raggiungerebbe un eccezzionale traguardo. Sarebbe il sesto corridore di tutti i tempi a vincere le tre grandi corse a tappe Europee : Giro, Tour e Vuelta. I vincitori della GRANDE CORONA sono : Hinault, Merckx, Anquetil, Contador e Gimondi. Nibali potrebbe essere il secondo italiano a trionfare in questa classifica che lo annovererebbe tra i più grandi si sempre.

14.17 - 100 KM - Cento chilometri al traguardo. Il gruppo inizia a lavorare con l'Astana in testa. Il vantaggio dei fuggitivi diminuisce progressivamente : 3'20''.

14.10 - 107 KM - Arrivano le prime news dal Tourmalet e dall'Hautacam via radio ai corridori Strada in non perfette condizioni e, soprattutto, la nebbia ad aspettare l'arrivo di Nibali e del gruppo. Ci aspetta un'altra tappa memorabile. Nibali ha trionfato su tutte le catene montuose presenti a questo Tour : Vosgi ed Alpi. Manca la firma sui Pirenei, ieri c'è andato vicino. Ci riproverà oggi?

14.04 - 110 KM - 24 chilometri alla seconda salita di giornata. Sempre terza categoria il Cotè de Loucroup. 2 chilometri di salita e poi, leggera discesa e falsopiano per arrivare alle pendici del Tourmalet.

13.57 - 117 KM - I fuggitivi arrivano in cima al Col du Benejacq. Gran premio della montagna di terza categoria che vede transitare per primo Huzarski, con Reza in seconda posizione. Quattro i minuti di ritardo del gruppo.

13.55 - 119 KM - 20 i fuggitivi della prima ora. Sono partiti al chilometro 13 e sono : Mikel Nieve (Sky), Jesus Herrada e Jon Izaguirre (Movistar), Yuriy Trofimov (Katusha), Alessandro De Marchi e Marco Marcato (Cannondale), Lars Boom (Belkin), Jan Bakelants (OPQS), Blel Kadri (AG2R), Matthieu Ladagnous (FDJ), Daniel Oss (BMC), Bryan Coquard, Kévin Reza e Thomas Voeckler (Europcar), Julien Simon (Cofidis), Sylvain Chavanel e Marcel Wyss (IAM), Bartosz Huzarski e Tiago Machado (NetApp) e Florian Guillou (Bretagne). Hanno un margine di 3 minuti e 10 secondi sul resto del gruppo.

13.50 Mai sottovalutare il cuore di un campione … Potremmo aggiungere anche l’orgoglio. Ferito. Recitava così il motto di un allenatore di pallacanestro, che torna di moda per uno dei protagonisti di questo Tour de France. Alejandro Valverde. Per il momento, è il grande sconfitto di questo giro. Nonostante la seconda posizione in classifica, arrivata e conservata dalla prima settimana di corsa, ha sofferto, e tanto, sia sulle Alpi che sui “suoi” Pirenei. Aveva promesso battaglia all’indomani delle batoste rifilategli da Nibali e dai giovani rampanti francesi. Aveva detto che sui Pirenei, a casa sua, non avrebbe esitato a staccare tutti. Dopo due tappe sulla catena franco-spagnola, Valverde ha perso ancora. Da Nibali, quanto dai suoi inseguitori. Oggi, sull’Hautacam, potrebbe essere l’ultima speranza per attaccare e griffare un Tour finora deludente. “Oggi è una grande opportunità per me” ha dichiarato alla partenza da Pau. Nibali resta a guardare.

13.40 Restano ancora aperte le classifiche individuali che riguardano la maglia “a pois”, di migliore scalatore del Tour, e quella bianca per il miglior giovane. Per quanto riguarda quest’ultima, la lotta si è ridotta in un testa a testa tra i due “enfant prodige” di casa. Pinot mantiene ancora un vantaggio di 1’ 34’’ su Romain Bardet, in difficoltà in queste ultime tappe. Per la classifica degli scalatori, la sfida è ancora apertissima e si deciderà, tutto quest’oggi. Con i due arrivi di “hors categorie”, Rafal Majka (149 punti) dovrà difendersi dagli attacchi di Nibali (secondo a 118) e dal Purito Rodriguez (112).

13.30 Buongiorno e benvenuti alla diretta live della 18^ tappa del Tour de France 2014. In testa alla Grande Boucle c’è sempre Vincenzo Nibali, che anche ieri ha guadagnato ulteriori secondi su Alejandro Valverde. Il vantaggio, quando mancano soltanto quattro tappe, è di 5’26’’ sullo spagnolo. Nella tappa di oggi, di 145 chilometri, due vette tra le più famose ed impegnative dei Pirenei : il Tourmalet e l’Hautacam. Da Andrea Bugno e dalla redazione di Vavel Italia, il più cordiale buon pomeriggio.

13.25 Tre le tappe che mancheranno alla fine della tappa odierna. Due, pianeggianti, quella di domani (da Maubourguet Pays du Val d'Adour a Bergerac di 208 km) e la passerella finale a Parigi (137 km). Terreno per velocisti, per Sagan di tornare alla vittoria. In mezzo, sabato, la cronometro (da Bergerac a Perìgeux di 54 km). Ultimo pericolo per Nibali. Ma lo squalo ha dimostrato di saper andar forte anche in pianura, da solo. Recuperargli un vantaggio cosi cospicuo, sembra sinceramente improbabile.

13.20 Alla fine della tappa le parole dei protagonisti di giornata. Majka : “al raduno prima della partenza avevamo stabilito che uno di noi sarebbe dovuto andare in fuga, quando ho visto Purito partire, l’ho seguito, poi sono salito del mio passo e negli ultimi cinque chilometri mi sentivo davvero bene”. La maglia gialla, Nibali : “considerando anche la difficile tappa di domani, ho preferito, dal momento in cui mi sentivo bene, di attaccare e guadagnare altri preziosissimi secondi. Il vantaggio è rassicurante, ma non è ancora finita”. Valverde, in crisi nei primi chilometri dell’ultima salita : “sono stati dei chilometri difficili. Ho preferito salire del mio passo e riprendere ritmo e limitare il passivo. Per fortuna sono tornato su Pinot, ma, in questo momento l’unico che temo è Peraud”. Lo stesso Bardet sembra incoronare Peraud come unico corridore in grado di tenere la ruota di Nibali : “nonostante è un tipo di tappa che mi piace, ho provato ad attaccare, ma non ne avevo. Proverò lo stesso a rimanere nei primi cinque e lottare per i primi tre posti. Peraud è l’unico che riesce a seguire Nibali. Collaboreremo per arrivare più avanti possibile in classifica”. Infine, lo stesso Bardet : “avevo buone gambe, ho visto che Romain era davanti a me e stavamo facendo un grosso lavoro per staccare gli altri. Poi è partito Nibali e l’ho seguito, è già tanto. Ha una marcia in più rispetto a tutto il resto del gruppo”.

13.10 Al di la di queste storie, anche ieri, lo squalo di Messina, ha dato l’ennesima, impressionante, prova di forza e superiorità. Ha aspettato nelle prime tre salite di giornata che gli altri uomini di classifica si facessero la guerra, lasciando partire una fuga che ha raggiunto i 5’ di vantaggio, all’interno della quale c’erano, tra gli altri, Mollema e Rolland. Ma, quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, e, Nibali, è il più duro del plotone. A 5 chilometri dal traguardo, rompe gli indugi, con un breve scatto, per testare la reazione degli “avversari” che, inizialmente, non mollano. Tempo dieci secondi ed arriva il secondo strappo. Duro, incisivo, decisivo. Stacca tutti tranne Peraud, che sui Pirenei è l’unico che ha dimostrato di tenere il passo dell’italiano. Riprendono tutti i fuggitivi, tranne Visconti e Majka che arrivano davanti alla maglia gialla.

13.00 Per quanto riguarda Giovanni Visconti, invece, la tappa di ieri rappresenta una grande occasione perduta. Eterno amico – rivale dell’attuale maglia gialla, Vincenzo Nibali, al torinese cresciuto a Palermo, guarda caso trapiantato anche lui in Toscana, la vittoria sfugge per soli 29’’, a 3 chilometri dal traguardo, quando viene raggiunto e staccato da Majka. Tante volte nelle gare juniores Nibali faceva la gara e Visconti si prendeva le luci della ribalta vincendole quasi tutte. Ecco, il Mondo si è capovolto. A gennaio Visconti si frattura una gamba al giro di Adelaide, sei mesi dopo sfiora una vittoria che avrebbe ripagato tutti i suoi sforzi per tornare sul sellino. Mentre Nibali non ha rivali per la vittoria finale.

12.50 Un altro momento che verrà ricordato a lungo quando si parlerà del Tour del 2014 è quello che abbiamo vissuto ieri. All’arrivo della diciassettesima tappa, oltre a ricordare che Nibali ha guadagnato altri 50’’ su Valverde e sul resto del gruppo, c’è da raccontare due storie che accomunano i primi due classificati. Rafal Majka e Giovanni Visconti, primo e secondo sul traguardo di Pla d’Adet. Per il polacco trapiantato in Toscana è la seconda vittoria al Tour. E pensare che non doveva nemmeno partecipare. Dopo un buon Giro d’Italia, la sua squadra (Byarne Riis, si, lo stesso della vittoria del 1996) lo inserisce nella lista dei partenti per il Tour, tra lo stupore di addetti ai lavori e dello stesso corridore che afferma : “se mi fanno correre al Tour, è perché mi vogliono male”. Detto, fatto. L’esperienza del direttore sportivo della Tinkoff paga i dividendi, con due vittorie che fanno si che il ragazzo conquisti anche la maglia a pois di migliore scalatore.

12.40 Uno dei momenti più belli vissuti in cima all’Hautacam è rappresentato dalla vittoria, indimenticabile, del francese Leblanc, nel 1994. Dopo lo scatto di un giovane Marco Pantani, a qualche chilometro dal traguardo, Leblanc e l’allora maglia gialla Indurain, raggiunsero il pirata. A 500 metri dall’arrivo, con la nebbia che immortalava questo momento negli annali dei libri di ciclismo, Leblanc staccava lo spagnolo con le ultime forze, battendolo in uno sprint memorabile, al termine di una tappa di 263 chilometri.

12.30 Lunga discesa verso Luz Sant Sevour poi qualche chilometro in falso piano e riparte la salita: è la volta dell’ascesa finale di Hautacam. 13.8 km al 7.8%, altra salita molto impegnativa: chi avrà le gambe può fare la differenza. I tratti più impegnativi a metà salita, con punte dell’11.5%. 1100 chilometri di salita che, con ogni probabilità, decreteranno il vincitore di questo Tour. Con Nibali che mantiene ancora uno straordinario stato di forma, ed un vantaggio più che rassicurante, la vittoria, e la passerella sugli Champs Elisèe sembrano ancora più vicini.

12.20 Il primo è la vetta più frequentata nel corso della storia del Tour. 79 passaggi in vetta ai 2115 metri di altitudine dal 1910. Sarà la prima vetta di giornata ad essere scalata. Posizionata a 50 chilometri dall’arrivo, potrebbe essere scenario per gli attacchi degli uomini di classifica che devono mischiare un po’ le carte per recuperare qualche posizione. 17 km totali, con pendenza media del 7.3% a più di 2000 metri di altitudine: i primi 5 km sono facilissimi, si alternano scalini al 3-4-5%, poi inizia il tratto duro e costante all’8-9%, con due strappi tra il 10-11% al chilometro 10 e 12 della salita.

12.10 Come detto precedentemente, la tappa odierna presenta due delle più famose ascese del Tour de France. Quando si parla di Pirenei, non si può non fare riferimento al Tourmalet e all’Hautacam. Andremo ad analizzare chilometro per chilometro queste due mastodontiche salite, che da sempre incutono timore nelle gambe e nella testa dei corridori.

12.00 Quattro le tappe del Tour, nel corso degli anni, che hanno visto l’arrivo posizionato alla cima della montagna che domina Lourdes. Luc Leblanc il primo a trionfare nel 1994, a seguire, Byarne Riis nel 1996 (attuale direttore sportivo della Tinkoff), lo spagnolo Javier Ochoa nel 2000 ed il nostro Leonardo Piepoli nel 2008.