Riparte la Vuelta, elettrizzata dall'arrivo di Arcos de La Frontera. Il primo mini-test non ha svelato l'arcano. In tanti restano papabili vincitori, nessuno ha alzato bandiera bianca. Troppo ridotto lo strappo conclusivo per creare selezione vera. Eppure in tanti hanno messo la testa avanti, anche solo per dare un segnale. Contador, con coraggio, si è messo nelle prime posizioni. Ha sofferto, ma non è caduto. Cerca la condizione lungo la strada, con un ginocchio che ogni giorno torna a presentargli il conto. Froome pedala bene, Rodriguez benissimo. Qualche secondo ha lasciato Valverde, per un inconveniente che ha colpito la Movistar a pochi chilometri dal traguardo. 

La quarta tappa prende il via da Mairena del Alcor. 164,7 km, fino a Cordoba. Due Gran Premi della Montagna, dopo il traguardo volante di Posadas. Apre l'Alto de San Jeronimo, 4.6 km al 4,6%, terza categoria. A 26 km dal traguardo è invece posta la vetta dell'Alto del Catorce Por Ciento. Ascesa di seconda categoria, lunga 8 km, con pendenza del 4,7%.

Scollinata l'ultima asperità, discesa e percorso favorevole fin sul traguardo. Tappa quindi adatta a sprinter come Bouhanni, pimpante anche in salita, o Matthews, maglia rossa a sorpresa. Pericolo fughe.