Il ritorno di sir Bradley Wiggins. Il fuoriclasse britannico batte un colpo e conquista il titolo mondiale a cronometro. Si tratta della prima affermazione del britannico in questa competizione, dopo aver già vinto la prova olimpica a Londra ed il Tour de France nel 2012. L'atleta del team Sky rifila una vera e propria batosta al favorito della vigilia, il tedesco Tony Martin. Il corridore teutonico cercava la quarta vittoria iridata ed invece beccherà ben 25 secondi da Wiggins, rimandando così l'appuntamento con la storia. Completa il podio l'olandese Tom Dumoulin, giunto a 40" dal vincitore. Discreta la prova di Adriano Malori, sesto con 1'11" di ritardo.

Senza Cancellara, la cronometro di Ponferrada sarebbe dovuta essere un affare a due tra Martin e Wiggins e così è stato. Il tedesco, però, non è apparso al 100%. In testa solo al primo riferimento cronometrico, paga dazio rispetto al Wiggins dopo i primi 20 km e vede lentamente aumentare il proprio svantaggio. Magistrale ed elegante, invece, la prova del britannico del team Sky. L'ex vincitore del Tour riscatta una stagione incolore per via anche di un rapporto conflittuale con Froome, suo compagno di squadra alla Sky. Niente più grandi giri, dunque, e testa solo alla Parigi Roubaix e al mondiale. Il campione britannico ha dimostrato ancora una volta di saper preparare alla perfezione i grandi appuntamenti. Se alla Roubaix si era limitato ad evidenziare la sua attitudine per le pietre, oggi si è sbarazzato con facilità di un mostro sacro come Tony Martin. Wiggins parte senza forzare, cresce nella parte centrale e poi piazza il capolavoro nei chilometri conclusivi, dove la strada sale in maniera dolce ma inesorabile. In questo tratto esplode tutta la sua prorompente agilità e regala un preziosissimo oro al suo paese.

Deluso ed esausto, invece, Martin. Oltre al risultato "negativo", non ha mai dato veramente l'impressione di potersela giocare con Wiggins. Forse è uscito troppo provato dalla Vuelta e ha pagato dazio. Ottimo il terzo posto di Dumoulin. L'olandese, grazie ad un finale stratosferico, sorpassa Kyrienka e coglie una splendida medaglia di bronzo. Più indietro, invece, Adriano Malori, ancora alla ricerca del feeling giusto con i percorsi lunghi ed impegnativi come quello di oggi.