Il quinto caso di positività, in pochi mesi, non può che portare alle prime reazioni. L'Astana muove i primi passi per rispondere all'ondata di casi doping in seno alla squadra. L'ultimo della lista ad essere pizzicato è Artur Fedosseyev. Il giovane, come Davidenok e Okishev, milita nel Team Continental ed è stato fermato per l'utilizzo di uno steroide anabolizzante.

Alexandre Vinokourov, per fermare il vortice di voci e accuse contro l'Astana, sceglie di sospendere a tempo indeterminato il Team Continental, chiedendo aiuto alla Federazione kazaka "deve fare più controlli e più severi" e allontanando dalla squadra World Tour quella di sviluppo "la gente deve capire che quella è un'altra realtà che non ha niente a che vedere con questa". 

In sostanza, le parole di Vino coincidono con quelle di Nibali, apparso a suo agio in ritiro, per nulla turbato dai sospetti piovuti sull'Astana. Parole che invece cozzano con la realtà, perché il Team Manager del Team Continental, Dmitri Sedoun, è anche il d.s della "vera" Astana, così come Vinokourov è il punto d'incontro delle due formazioni. 

Sul fronte licenze altrettanto tranquillo l'ex campione kazako. "Non c'è alcun problema, abbiamo fornito tutte le spiegazioni richieste". Si attende però l'uscita ufficiale dell'Uci, molto attenta in materia di doping. Vinokourov parla del ciclismo del doping come qualcosa d'altri tempi, ma la sensazione è che le scorie siano ancor bene radicate nelle due ruote moderne. 

A ribaltare la linea di demarcazione tra atteggiamenti individualistici di ragazzi disposti a tutto pur di arrivare e la serietà di un Team World Tour, giungono poi a memoria i primi due casi scoperti in casa Astana. I fratelli Iglinsky, fermati per Epo, erano parte della squadra principale e non da poco. 

Fonte Gazzetta dello Sport