Fernando Gaviria, 20 anni, ultimo prodotto del ciclismo colombiano, un'eccezione in un mondo fatto di scalatori e uomini di montagna. Il volto nuovo del ciclismo mondiale, già pluridecorato a livello juniores, esplode nella prima tappa del Tour de San Luis, antipasto dell'attesissima stagione 2015. In una gara a tappe, ormai diventata consuetudine d'inizio stagione, resa ancor più intrigante dalla presenza del campione dello scorso anno, Nairo Quintana, organizzata in Sudamerica e inaugurata da una prima tappa piatta, creata ad arte per le ruote a veloci, sul traguardo di Mercedes, dopo 186 km, spunta Gaviria, con ai lati illustri colleghi. 

Si parte da San Luis, salendo per pochi chilometri verso La Cumbre, il resto è una lunga picchiata fin sotto lo striscione del traguardo, con uno spartito tipico di tappe in linea senza incombenze di classifica. Parte da lontano una fuga ridotta, con il gruppo dietro a controllare il disavanzo. Il gap diminuisce con il passare dei chilometri e si organizzano le ruote veloci. Attesa per il duello Cavendish - Modolo, ma ai meno 200 a lasciare tutti di sasso è Fernando Gaviria. Parte lungo, senza cedere un metro. La reazione di Cav è tardiva e inefficace, Modolo non trova la giusta brillantezza, altri azzurri - Morini, Gatto, Canola - tutti piazzati nei dieci. 

Questa l'altimetria della tappa percorsa:

La seconda tappa, in programma oggi, chiama subito gli uomini di classifica. Si parte da La Punta per giungere a Mirador de Potrero 185km dopo. Se la lunghezza è affine a quella della prima tappa, non così la difficoltà. Due salite si trovano lungo il percorso e l'arrivo in quota garantisce spettacolo e attacchi. Dopo circa 65 km, l'Alto La Florida, prima dell'ascesa che decide la contesa, Mirador del Potrero de los Fuenes. Si arriva a 1270 metri, con pendenze superiori al 7%. 

Gli ultimi chilometri di salita: