Adriano Malori sfreccia, piegato a guscio sulla sua bicicletta, in una solitaria lotta contro il cronometro. Le "lancette" scandiscono il passo dell'azzurro e al traguardo il tempo è il migliore. Quattro secondi separano Malori dal primo degli inseguitori, non uno qualunque, il campione del mondo, il polacco Kwiatkowski. Terzo è il canadese Houle, in una tappa in cui gli uomini di classifica sono chiamati alla semplice difesa. 

Daniel Diaz, il più forte in salita, guadagna ulteriore terreno sui più immediati rivali e il vantaggio è ora superiore al minuto su Torres e Quintana. Nairo, compagno di squadra del nostro Malori, sale al terzo posto, stante il forfait di Diniz, e affina la condizione in vista delle prossime uscite. 

17,4 km, questo misura la crono San Luis - San Luis, perfettamente divisa in due tronconi. Si parte in leggera discesa, con l'asfalto che accoglie il massimo rapporto e aiuta i corridori, a metà cambia lo scenario e la strada si fa via via meno accomodante, volgendosi all'insù fin all'arrivo. Nessuna salita, solo una leggera pendenza a rallentare, di poco, l'incedere. 

In casa Italia, da segnalare la diciannovesima posizione di Marco Canola, mentre per quel che riguarda la generale l'azzurro meglio piazzato è Cattaneo, diciannovesimo.