Lo sparo di Cavendish sul traguardo della prima tappa del Dubai Tour. La potenza del britannico per respingere l'assalto di due velocisti azzurri. Andrea Guardini sceglie il momento opportuno per attaccate il forte velocista dell'Etixx-QuickStep, risalendo la corrente fin quasi al fianco di Mark, ma la linea d'arrivo spegne i sogni del compagno di Vincenzo Nibali. Terzo è un altro italiano, Elia Viviani. Fatale una condotta tatticamente imperfetta, con Viviani scoperto e costretto a cedere il passo ai rivali. 

145 km, una tappa pianeggiante ad aprire un Giro caratterizzato da un solo vero strappo, nella terza uscita, chiamato a dirimere la questione tra i grandi della generale. Percorso facile, consueto spartito. Parte subito la fuga, con protagonisti Battaglin, Valls, Gusev, Bazzana e Lefrancois. 

Cavendish non vuol perdere la ghiotta occasione e schiera la squadra al comando. La Giant si affaccia a dare il cambio e il vantaggio dei fuggitivi resta sotto controllo. Il ricongiungimento ai meno venti, quando al lavoro si presenta anche il Team Sky. Gli uomini in nero, al servizio di Viviani, provano a rompere il piano QuickStep, anticipando treno e volata. 

Cavendish parte lungo, si affida a una progressione maestosa e resiste, fin sul traguardo. Solo dopo alza le braccia, perché Guardini è a un soffio. Vince Mark, è suo il primo squillo.