Parte col botto la Vuelta a Andalucia 2015. La prima giornata sulle strade di Spagna regala due semitappe già indicative delle difficoltà di una corsa di interpretazione complessa, visti percorso e condizioni. Si parte con una prova in linea adatta a ruote veloci, lunga 118,3 km, da La Rabida a Hinojos. Per buona parte del tracciato va in scena la fuga di giornata, con Honig, Komin, Jones e Salas, ma il gruppo ritorna forte nel tratto finale, vanificando anche il contrattacco di Helven. Sky e Movistar provano a sfruttare il finale in salita, con il Gpm di terza categoria posto ai meno 11. Quando si scollina all'Alto de Cuchena è tutto pronto per organizzare lo sprint. Due cadute rovinose cambiano lo scenario prestabilito e in tanti finiscono a terra, da Lobato a Mollema. Vince Ligthart, olandese in forza alla Lotto, davanti a Silvestre e Bole. Piazzati Selvaggi, sesto, e Ratto, nono. 

Al pomeriggio una cronometro di breve lunghezza. Coria del Rio - Coria del Rio, poco più di 8 km, non adatta a specialisti della disciplina. Il percorso presenta continui saliscendi, rendendo difficile trainare rapporti impegnativi e faticosi. Agevolati ciclisti alla Contador, capaci di saltellare in sella, rilanciando con facilità l'azione. Il fuoriclasse di Pinto mostra già una gamba in palla, tirato a lucido spinge fin dal via e al traguardo è quarto assoluto, a 6 secondi dal vincitore Javier Moreno, Movistar. Sul podio Kelderman e Coppel, Froome lascia a Contador 8 secondi. 

Nella generale, sommando le due tappe, al comando proprio Alberto, per una manciata di centesimi davanti a Jungels, terzo Intxausti.