Alexander Kristoff si riprende la palma di velocista n.1 in questo primo frangente di 2015. Il norvegese, in forza alla Katusha, conquista la prima vittoria nel Tour of Oman, respingendo l'assalto di Guardini e Pelucchi. Dopo l'ottima campagna in Qatar, per Kristoff un'altra affermazione di rilievo, su un traguardo creato ad arte per gli sprinter puri. Molta Italia nelle prime posizioni, con Modolo in sesta piazza. Cancellara mantiene il controllo della generale, davanti a Valverde, ma l'attesa è per la tappa di domani, quella che presenta la Green Mountain, la più dura qui in Oman. Difficile per l'elvetico mantenere il primato, mentre si aspetta una risposta da Nibali, in difficoltà ieri sullo strappo posto poco prima dell'arrivo.

La terza tappa misura 158.5 km, da Al Mussanah Sports City a al Mussanah Sports City, un tracciato accomodante, senza rilievi che possano alterare lo spartito iniziale. Due sprint intermedi, ai due estremi del percorso, uno scollinamento dopo 100 km, una salitella in realtà, poi picchiata fin allo striscione finale. La fuga prende corpo da subito, ma gode di sole tre unità e il gruppo lascia fare. Si avvantaggiano Van Meirhaeghe, Van Hecke e Tonelli, azzurro della Bardiani. Il distacco raggiunge anche i 9 minuti, perché la Trek di Cancellara non spinge sull'acceleratore.

La situazione cambia quando la Tinkoff porta i primi uomini al comando, poi raggiunta da Astana, Sky e Katusha. Il gap crolla e ai meno 16 il plotone è compatto, pronto ad affrontare il veloce finale. Si lotta per posizione e comando, ma la sparata giusta, ancora una volta, è di Kristoff. Guardini, primo nella tappa d'esordio, è piazzato.