Aspetti Nibali e Valverde, sbucano Valls e Van Garderen. L'arrivo della quarta tappa, con la Green Mountain ad accogliere il plotone, segna il primo vero esame per gli uomini di classifica e lo spettacolo si diffonde lungo le strade del Tour of Oman. 5.7 km al 10% di pendenza, Nibali che allunga e lancia il primo segnale della battaglia. La BMC controlla e torna sotto, le gambe di Vincenzo si induriscono, perché siamo a febbraio e il Tour è lontano. Van Garderen scuote il gruppo, Valls e Majka si accodano e il contrattacco di Hermans è il piano perfetto per favorire l'assolo di Tejay. Valverde esce nel finale, ma il ritmo dei migliori è troppo anche per Alejandro. Restano in due a giocarsi la tappa, Valls e Van Garderen e il colpo giusto è dello spagnolo, ora leader della generale davanti allo statunitense. Cancellara si stacca, quando le rampe si fanno proibitive, Rodriguez non è in giornata, in vetta Valls, poi tutti gli altri. 

189 km, da Sultan Raboos Grande Mosque a Jabal Al Akhdhar (Green Mountain), da subito strada in leggera ascesa, nulla in confronto a quanto attende i corridori nel finale. Vandenbergh e Van Hoecke prendono vantaggio sul gruppo, Guardini e Van Meirhaeghe lottano per lo sprint intermedio, poi alzano bandiera bianca e l'avventura dei due al comando diventa epopea. 14 e più minuti, fin che il gruppo non accelera. Trek, BMC, Movistar, le squadre di maggior peso prendono con forza il comando. 

La BMC, sotto la guida di Van Garderen, attacca la salita di getto e alza l'andatura. Lo spunto di Nibali spariglia le carte, ma il piano tattico è perfetto, Van Garderen è il più forte tra i grandi, ma c'è Valls, carta fuori dal mazzo.