Alexander Kistoff vince di forza la prima tappa in linea della Parigi-Nizza, bruciando allo sprint Bouhanni e Coquard. Una volata regale, controllata, potente. Degenkolb prova l'anticipo, le ruote veloci di Francia tentano di stritolare il gigante norvegese, ma non c'è nulla da fare. La casacca della Katusha sfreccia per prima sul traguardo, dopo l'infuriare delle ruote veloci negli ultimi due chilometri di corsa. La Giant forza con anticipo e Kristoff osserva, a debita distanza, poi si scatena e salta i rivali, il più forte, semplicemente. 

Nella generale resta al comando Kwiatkowski, il vincitore del prologo. 31/100, questa la diferenza tra il polacco e Rohan Dennis nei 6,7 km contro il tempo affrontati nella giornata di ieri. 

La prova odierna presenta un tracciato adatto a sprinter puri. Una sola difficoltà, posta nella prima parte del percorso, la Cote de bel Air, 3° categoria, pendenze attorno al 5%, lunghezza ridotta. Nasce una fuga a due, dopo il trentesimo chilometro, protagonisti Delaplace e Voeckler. L'istrionico Voeckler ritrova l'animus pugnandi sulle strade di casa, va all'attacco, è il solito, pedalata accartocciata, sgraziata, faticosa. Una maschera, tra smorfie e coraggio. Il gruppo lascia fare, fino al deciso intervento del Team Sky, ai meno 3 i due battistrada hanno ancora una ventina di secondi, ma l'avvicinarsi del traguardo scatena le squadre dei velocisti. 

L'attacco a Kristoff è su più fronti. Quello della Giant arriva presto, forse troppo, il resto è un tentativo di rincorsa, nulla che intacchi il norvegese. L'Italia è nel quinto posto di Nizzolo e nell'ottavo di Bonifazio, in attesa della montagna e di Aru. Caduta e ritiro per Boonen.