Dire Tirreno - Adriatico significa assaporare l'inizio del grande ciclismo. La classica dei due mari è insieme alla Parigi - Nizza un appuntamento immancabile di inizio stagione, il miglior modo possibile per preparare la Milano Sanremo. Sono tantissimi i campioni che si sono affrontati lungo le strade italiane, non per ultimi due dei grandi protagonisti di questa edizione. Il riferimento è a Vincenzo Nibali e ad Alberto Contador. I due rivali, oltre ad essere tra i più grandi interpreti della gare a tappe, sono gli ultimi due vincitori della Tirreno.

Nibali si è imposto addirittura per due anni consecutivi (2012-2013), mentre Contador ha vinto l'ultima edizione. Chissà che non sia il grande antipasto della sfida che vedremo al prossimo Tour de France! Lo Squalo dello Stretto si presenta all'appuntamento non al massimo della condizione, come ha dimostrato recentemente alle Strade Bianche. Il vero obiettivo di questa prima parte di stagione del siciliano è arrivare in buona forma alla Liegi-Bastogne-Liegi, una classica che da sempre stuzzica la fantasia del messinese. Del resto c'è da vendicare quel successo sfumato all'ultimo chilometro, quando Maxim Inglinskiy lo superò proprio sull'ultimo strappetto di Ans. La grinta e lo spirito combattivo che da sempre accompagnano Nibali lo porteranno a lottare fino all'ultimo centimetro per conquistare uno storico tris, nonostante la condizione non sia dalla sua parte.

Sembra essere più in forma, invece, Alberto Contador. Lo scalatore di Pinto ha già dimostrato alla Ruta del Sol di essere sul pezzo. La sconfitta per un'incollatura, a vantaggio di Froome, brucia ancora. Quale corsa migliore della Tirreno per trovare un rapido riscatto? I due campionissimi, però, dovranno guardarsi dall'agguerrita concorrenza di Nairo Quintana. Il vincitore del Giro d'Italia 2014 darà battaglia su ogni salita che presenterà il percorso della classica dei due mari. Non conosciamo il suo stato di forma, ma la sensazione è che sarà una brutta gatta da pelare quanto la strada inzierà a salire.

Il grande assente dell'ultimo minuto è, invece, Chris Froome. L'influenza ha costretto il britannico a rinunciare alla competizione, privandoci di un duello a quattro teste che si preannunciava come estremamente spettacolare. Ma non ci saranno solo i grandi specialisti delle corse a tappe. La Tirreno - Adriatico, infatti, viene affrontata anche come gara preparatoria in vista della Milano Sanremo. Cavendish, Cancellara, Sagan e Daniel Martin cercheranno di vincere qualche tappa e di far crescere la propria condizione proprio in vista della Sanremo.

Per quanto riguarda il percorso, invece, non sembra particolarmente impegnativo. La prima tappa non sarà la tradizionale crono a squadre, ma un prologo di 5,4 km presso il Lido di Camaiore. La decisione è stata presa dagli organizzatori in seguito al maltempo che ha flagellato la Versilia. Ci saranno poi due frazioni pianeggianti con arrivo a Cascina ed Arezzo. Attenzione, però, all'ultimo chilometro della tappa aretina dove uno strappetto con un tratto in pavè potrebbe creare selezione, invitando gente come Sagan (vincitore qui lo scorso anno) ad attaccare. Si comincerà a fare sul serio con la quarta tappa che arriva a Castelraimondo. La doppia scalata al Crispiero (l'ultimo scollinamento è ai -6) provocherà i primi distacchi, ma la tappa regina sarà la quinta. Si arriva sul Terminillo, una salita storica dell'Appennino che non si vedeva da quattro anni nelle grandi corse del panorama ciclistico internazionale. Sull'ascesa finale, lunga 16 km, si deciderà con ogni probabilità il vincitore dela competizione. Sarà soprattutto la lunghezza piuttosto che la pendenza (7,3% di media) a fare la differenza: risulta piuttosto raro, infatti, affrontare una salita così lunga in questa fase della stagione.
La penultima frazione con arrivo a Porto Sant'Elpidio sarà interlocutoria prima della cronometro finale di soli 10 km che decreterà il vincitore finale.
Il percorso della cinquantesima edizione della Tirreno si rivela in fin dei conti agibile. Tutto o quasi si deciderà sul Terminillo, ma occhio alle imboscate e al brutto tempo che alla classica delle due mari sono sempre all'ordine del giorno.