Nairo Quintana sbuca tra la neve, la strada, bianca, è segnata dalle ruote dei corridori. Il cielo partecipa a una delle tappe più belle della Tirreno, quella del Terminillo, il giudice. La montagna incorona Quintana, rimanda Contador, boccia Nibali. Una corsa contro se stessi, verso l'alto. Il volto di Quintana è imperturbabile, solo gli occhi appaiono più stretti del solito, quasi chiusi per opporsi alle ingerenze del meteo e mantenere la bicicletta, evitando rischi. Il volo parte a meno di 5 km dall'arrivo, quando gli avversari mostrano i primi segni di cedimento. Nairo salta sui pedali e allunga, da lì non si volta, la montagna è la sua casa, tocca a chi insegue rispondere.

Contador, perso Kreuziger, non ha una guida, soprattutto non ha le gambe. Lui, il favorito, costretto alla resa. Il moto d'orgoglio lo porta al tentativo di rincorsa, ma la pedalata è meno fluida, gira a vuoto. Quintana scompare tra la neve, tornante dopo tornante, dietro un gruppetto, con Contador, Uran, Rodriguez, Nibali è molto più indietro, trincerato dietro occhiali scuri, con il volto che racconta di un'altra giornata difficile.

Le sberle aiutano a crescere, la condizione non può essere al top per chi punta al Tour, eppure Quintana è davanti, ecco perché Nibali è "nero" in volto. Quintana, che ama il caldo, e doma il freddo. Quintana, coperto, sugli strappi del Crispiero, all'apparenza indietro, sul fondo, sempre lì però, quando i migliori alzano il passo. Quintana che esce quando la salita è vera, lunga, per scalatori. Lui, colombiano, scalatore puro lo è per davvero.

Dietro sguardi confusi, irriconoscibili, maschere di fatica, per il freddo, per le pendenze, non proibitive, ma continue. "Realizzo i miracoli con il lavoro duro", Quintana non è personaggio, non è inseguito come Contador, è più giovane di Alberto, ma ha un passato già ricco. Dei quattro alfieri del ciclismo è il meno sponsorizzato, perché è sempre uguale, non riempie titoloni e pagine, ma è forte, fortissimo, soprattutto se lo sguardo è rivolto all'insù.

Oggi, il plotone si riposa, tappa per velocisti, domani 10 chilometri contro il tempo. Quintana parte con 39" su Mollema, 48" su Uran, oltre 1' su Contador. La Tirreno accoglie Quintana, sembianze da veterano, classe da vendere.

PARIGI - NIZZA - La cronoscalata al Col d'Eze incorona Richie Porte. L'australiano, vittima di una sfortunata caduta sabato, con il compagno Thomas, si prende la corsa, scalzando dal trono il francese Gallopin, eroe a sorpresa a Nizza, al termine dell'assolo sulla Cote de Peille. Sul podio salgono Kwiatkowski, il campione del Mondo, e Spilak.