Michael Matthews si prende la prima tappa del Giro dei Paesi Baschi e lo fa con una volta potente, esplosiva, perfetta. Sul traguardo di Bilbao, il velocista dell'Orica GreenEDGE precede il campione del mondo, Kwiatkowski, e il russo Zakarin. Il capolavoro, di Matthews, poco prima. Sul secondo passaggio sull'Alto de Viver, il gruppo esplode, perché la vetta, posta ai 17 dal traguardo, attira i numerosi attaccanti. Scalatori di prima fascia come Arredondo, corridori di talento come Henao, in tanti aumentano l'andatura, provando a sorprendere le ruote veloci. Sprinter in affanno lasciano la compagnia e dietro avviene una selezione naturale.

Matthews si conferma però ciclista completo, resiste lungo i quattro chilometri che portano al Gpm, anche di fronte a pendenze che toccano e superano l'8% e quando il plotone, forte di una cinquantina di unità, scollina, la sensazione è che la tavola sia apparecchiata per lui. La volata, poco dopo, non ha storia, perché Matthews controlla agevolmente gli sfidanti di giornata. 

Il miglior azzurro al traguardo è Felline, settimo davanti ad Agnoli. A caratterizzare i 162,7 km della Bilbao - Bilbao, una fuga a tre, con protagonisti Bulgac, Turgis e Fraile. Il migliore è proprio Omar Fraile. Il ciclista della Caja Rural attacca sull'Alto de Viver e lascia i battistrada, lanciandosi in un'impresa solitaria, chiusa proprio sul secondo passaggio della stessa ascesa. Le accelerazioni del gruppo portano al tracollo del vantaggio del fuggitivo e quando mancano 17 km la carovana procede compatta verso l'arrivo. Da lì, timidi tentativi in discesa, fino alla descritta volata. 

Dopo i tre Gpm odierni - presente anche l'Alto de Morga, 3a cat., 4,5% - il gruppo domani si prepara ad affrontare ben sei scalate, cinque di terza categoria, una di prima, l'Alto de Orduna. Terreno adatto per fughe da lontano, ma dopo l'Alto de Vitoria è picchiata verso il traguardo, con il gruppo pronto a piombare su eventuali fuoriusciti. 

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Johnathan Scaffardi
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