I risultati parlano chiaro: nelle ultime due edizioni del Giro d'Italia Rigoberto Uran ha collezionato altrettanti secondi posti, prima nel 2013 dietro a Vincenzo Nibali e poi nel 2014 dietro al connazionale Nairo Quintana. Quest'anno il corridore della Etixx Quick-Step prenderà il via della Corsa Rosa con l'obiettivo di centrare di nuovo il podio, magari il gradino più alto, realizzando uno di quei sogni che valgono un'intera carriera e un posto nella storia del ciclismo.

Uran è uno dei nomi più in vista tra quelli che affollano l'elenco partenti, e insieme a Richie Porte e Fabio Aru avrà il compito di rendere la vita difficile ad Alberto Contador, il super favorito per la vittoria finale.

La preparazione per l'importante appuntamento italiano è iniziata questo inverno sulle strade della sua amata Colombia, dove ha corso i campionati nazionali conquistando il titolo nella cronometro. Dopodiché Rigo è tornato in Europa e ha racimolato altri risultati promettenti (nettamente migliori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno): terzo alla Tirreno Adriatico, quinto sia al Giro di Catalogna che al recente Giro di Romandia. Piazzamenti dignitosi ai quali se ne aggiungono altri minori che di certo aiutano a tenere alto il morale.

La condizione insomma cresce e sembra promettere bene, ma per avere tutte le adeguate conferme bisognerà aspettare il pomeriggio di sabato 9 maggio, quando la 98a edizione del Giro prenderà il via sulle strade di San Lorenzo al Mare e Sanremo. Dalla Liguria il percorso si “srotolerà” coprendo gran parte del territorio del Belpaese per tutte le tre settimane seguenti, per approdare al Grande Arrivo di Milano il 31 dello stesso mese.

Il tracciato sulla carta appare adatto alle caratteristiche del 28enne colombiano, a lui si addice soprattutto la tappa numero 14: una lunghissima cronometro individuale di oltre 59 km, da Treviso a Valdobbiene, che potrebbe mettere fuori gioco alcuni dei principali avversari e pretendenti alla maglia rosa. Il problema più grande è invece rappresentato dalla terza settimana di corsa, quella che di solito lo mette maggiormente in difficoltà, soprattutto la ventesima tappa con la scalata al Colle delle Finestre che sarà decisiva in termini di classifica generale.

Il ruolo di capitano di “Ciccio Uran” (così lo ha rinominato il pubblico italiano) gli assicura una squadra che gli è praticamente stata cucita addosso dal ds Davide Bramati, nonostante la Etixx Quick-Step si sia sempre concentrata più sulle Classiche rispetto ai Grandi Giri. Insieme a Rigo (dorsale numero 61) prenderanno il via anche Tom Boonen (di rientro alle corse dopo il brutto infortunio che ha compromesso l'inizio del suo 2015), Maxime Bouet, David De La Cruz, Iljo Keisse, Gianni Meersman, Fabio Sabatini, Pieter Serry e Petr Vakoc.

Nel 2014 Rigoberto ha vinto la cronometro Barbaresco-Barolo che gli ha permesso di vestire la maglia rosa per 4 giorni, per poi cederla a Quintana (dopo il “fattaccio dello Stelvio”). Quest'anno invece cambia tutto, a partire da nomi degli avversari, forse addirittura più tosti rispetto alla passata edizione. Ma gli obiettivi rimangono inalterati: vittoria di tappa e podio finale. “Ciccio” ha tutte le carte in regole per riuscirci.

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