Michael Matthews si conferma sul traguardo di Sestri Levante e dopo aver indossato ieri la maglia rosa, quest'oggi si concede il privilegio di tagliare per primo il traguardo con il simbolo del primato sulle spalle. Una volata lunga premia l'australiano del Team Orica GreenEDGE, dopo una rimonta nei metri finali sull'azzurro Fabio Felline.

Gerrans lancia lo sprint, ma Matthews si ritrova chiuso ed è costretto alla rincorsa nei 200 metri finali. Lo spunto è però perfetto e la maglia rosa può tagliare il traguardo a braccia alzate. In terza piazza Gilbert, protagonista nella fuga di giornata. Nei 10 tanta Italia: quinto Tiralongo, a seguire Paolini, Gavazzi e Battaglin.

Da registrare la bruttisima caduta di Domenico Pozzovivo. Lo scalatore dell'Ag2R vola a terra lungo la discesa posta dopo il Gpm di Barbagelata e resta per qualche minuto inerme al suolo. L'arrivo dei medici di corsa sblocca l'empasse, Pozzovivo viene trasportato in ospedale e dichiarato cosciente. Il Giro, iniziato sotto una cattiva stella, si chiude in netto anticipo.

La terza tappa, da Rapallo a Sestri Levante, misura 136 km e presenta due difficoltà: il Colle Caprile nella prima parte di corsa, Barbagelata, Gpm di 2° cat. con tratti al 17%, a poco più di 40 km dal traguardo. Punto chiave quest'ultimo, perché, al termine della fatica, una lunga discesa accompagna quasi fin all'arrivo.

La fuga parte subito e il gruppetto che abbandona il grosso del plotone è considerevole. 25 unità si avvantaggiano, ma la macchia gialla della Tinkoff provvede a limitare il disavanzo. Il gap non supera i 3 minuti e l'accelerata imposta dai gregari di Contador fa sì che i battistrada restino a bagnomaria con meno di 60" di margine per quasi tutta la giornata.

Davanti l'accordo latita, quando la strada sale in tanti provano azioni isolate. Non mancano i nomi di spicco, da Boonen a Gilbert, fino ad Ulissi.

Kochetkov regala un finale acceso, allungando prima dell'ultimo Gpm. Il russo della Katusha continua l'azione in discesa e racimola un gruzzolo di secondi sui primi inseguitori - Paterski, Clarke, Hansen - dietro il gruppo recupera i pezzi della fuga iniziale e si vola verso gli ultimi chilometri.

La naturale soluzione di giornata è la volata. Gli uomini di classifica si mantengono davanti, mancano veri e propri treni per le ruote veloci. L'assolo di Slaghter viene annullato nell'ultimo chilometro, Gerrans parte, Felline si gioca la carta a sorpresa, ma la rimonta di Matthews è vincente.

La maglia rosa esulta, ma il Giro si interroga sulle condizioni di Pozzovivo.