Il Giro lascia il Nord Italia per scoprire le bellezze del territorio laziale, nella tappa più lunga dell'edizione 2015. Dopo la volata di Castiglione della Pescaia, dominata dalla potenza di Greipel, la carovana riparte da Grosseto, per giungere, 264 km dopo, a Fiuggi.

Un solo Gpm, posto al km 184,5, Monterotondo, un percorso totalmente pianeggiante nella prima parte, nervoso dal km 100 in avanti. Mancano reali asperità in gradi di influenzare l'esito della tappa, è quindi probabile rivivere uno scenario simile a quello proposto dalla corsa in rosa nella giornata di ieri.

Fuga iniziale e rincorsa delle squadre intenzionate a sfruttare le qualità degli uomini-jet. Greipel resta il favorito anche per la tappa odierna, la Lotto-Soudal è la formazione meglio attrezzata per organizzare un treno da volata, ma la truppa italiana è folta e pronta a dar battaglia. Modolo e Pelucchi meditano la rivincita, Viviani vuole il bis.

Il punto interrogativo è Alberto Contador. La fragorosa caduta di ieri porta in dote una sublussazione alla spalla, la maglia rosa riparte, con una nuova fasciatura, ma il dolore è evidente. La botta può condizionare il re del Giro? L'impressione è che Alberto desideri prolungare l'agonia almeno fino a domenica, per utilizzare al meglio la giornata di riposo. A contrastare i suoi programmi, la presenza, domani, dell'arrivo a Campitello Matese.

Per l'uomo più atteso, il Giro è già a un bivio.

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo