Sfida contro il tempo, 38,4 km da Berna a Berna, all'interno di un circuito affrontato più volte dal plotone nel corso dell'ottava tappa. Il tratto più impegnativo nella zona centrale, diversi strappi mettono alla frusta i protagonisti del Giro di Svizzera, costretti a interpretare con attenzione una cronometro adatta agli specialisti solo nella fase iniziale e nei chilometri conclusivi. 

Thibeau Pinot deve difendere la prima posizione nella generale dall'assalto di Geraint Thomas. Il passista del Team Sky prende il via quest'oggi con 34" di ritardo, dopo aver rosicchiato nelle ultime tre uscite 13", complice qualche difficoltà di troppo dello scalatore della FDJ. Alle spalle di Thomas, Spilak e Pozzovivo, a giocarsi il podio. 

Attenzione a Tom Dumoulin, già leader nei primi giorni di corsa e specialista del format. Classifica aperta. 

Corsa nella corsa, perché alla lotta per la vittoria assoluta, si affianca quella per la vittoria parziale e qui entrano in gioco colossi della crono. Lungo la strada sono presenti Gpm di 3° categoria in grado di creare patemi a molti, ma la potenza di Cancellara e Malori non può esser scossa dal tracciato odierno. Ovvio quindi identificare l'azzurro della Movistar e il fuoriclasse della Trek come papabili favoriti per la tappa. 

Di ieri, invece, l'impresa di Alexey Lutsenko. Il kazako si inserisce nella fuga del mattino, surclassa nei 20 km finali i compagni d'avventura e si lancia solo sul traguardo, con a ruota Bakelants. Il finale è scritto, perché Lutsenko è in spinta, mentre Bakelants è al gancio da tempo. Mani alzate in segno d'esultanza, un colpo di assoluta classe. Come detto in precedenza, in difficoltà Pinot, che concede 3 secondi a un gruppetto formato da Thomas, Moreno, Sagan, Spilak e Dumoulin.