Vento, pioggia e cadute. L'inferno del Nord capovolge il Tour e regala una tappa da tregenda. A Zélande, volata a ranghi ridotti, un plotoncino si gioca il successo di tappa e Greipel, a centro strada, brucia Sagan e Cancellara, con Cavendish sfiancato da una progressione troppo lunga. Renshaw pilota il britannico, ma l'Etixx assume il comando delle operazioni con eccessiva celerità, Greipel, a ruota di Cavendish, risponde allo spunto di Sagan e di centimetri anticipa lo slovacco. Terzo un grande Cancellara, ora nuovo leader.

Nel primo gruppo, Chris Froome e Alberto Contador. I due guadagnano 1'27 su Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, sfruttando le incertezze di Astana e Movistar. Quando la corsa entra nel vivo, una caduta di Hansen frantuma la carovana e tanti campioni restano attardati. Due, tre tronconi, la corsa esplode, mentre davanti l'Etixx guida l'arrembaggio. Kwiatkowski e Martin a scandire il passo, Contador registra il distacco di Nibali e lancia Bennati, Tosatto e Rogers. Col passare dei chilometri, il disavanzo aumenta e altre squadre danno man forte. Uran si sacrifica per Cavendish, la BMC sceglie di appoggiare Van Garderen, nel primo gruppo, sacrificando Dennis, la maglia gialla, nel secondo. In un turbinio meteorologico, tra sole, pioggia e vento, Nibali viene ri-assorbito dal gruppo Quintana e prova ad unire le forze col colombiano. Solo, Nibali, vede i compagni e intravede un raggio di luce. Mancano 34 km, ma il distacco resta sul minuto.

Greipel chiede ai gregari di sostenere l'azione, davanti, perché c'è una gara nella gara, velocisti contro velocisti, uomini di classifica contro uomini di classifica. Una serie di forature si verifica nel tratto conclusivo. Bennati alza bandiera bianca, Nibali riesce a riunirsi ai suoi, Sagan è straordinario nel cambiare al volo la bicicletta per cancellare il gap dai primi.

Il finale è velocissimo, Etixx al comando, troppo presto. Lotto-Soudal alle spalle del duo Renshaw-Cavendish, poi Sagan e Cancellara. Quando Cavendish si spegne, Greipel e Sagan duellano, ma è il gigante in rosso a prevalere. Cancellara esce lungo le transenne e assapora il simbolo del primato. Campione eterno. Nel finale, Froome si impegna nella volata e "ruba" 4 secondi a Contador e Van Garderen.

Sono 12 i secondi che dividono ora Froome e Contador, più indietro Nibali e Quintana. Da segnalare, dopo l'ottima crono, la prestazione convincente di Uran, ora settimo assoluto.

Infine, un plauso a Quemeneur, Fonseca, Clement e Barta, i primi a tentare la sorte al Tour. Fuga a 4, costruita al via, giunta al traguardo volante di Rotterdam e spenta dal gruppo nel momento di maggior tensione, con l'accelerazione decisiva della testa del plotone.

Domani l'arrivo sul Muro di Huy, uno strappo che chiama gli uomini di classifica.