C’è chi l’aspettava, chi la temeva, e chi invece, non ne ha potuto prendere parte. La tappa del pavé, la tappa più lunga di tutto il tour da Seraing a Cambrai doveva rappresentare uno spartiacque per questo Tour de France, invece, almeno tra i big essa non ha fatto registrare nessuna modifica. Tony Martin, scattato dal gruppetto di testa negli ultimi 3 chilometri e andato a guadagnarsi la maglia gialla, sfilata a Chris Froome, apparso piacevolmente ed inaspettatamente a suo agio sulle pietre della Roubaix.

Il nostro Vincenzo Nibali ci ha provato, tanto da essersi guadagnato il premio della combattività, ma alla fine, i suoi tentativi di staccare i vari Contador e Quintana sono stati vani. I migliori sono arrivati a Cambrai tutti insieme, fatta eccezione per lo sfortunato Pinot, ormai già tagliato fuori dalla corsa al podio. Dunque è si cambiato il proprietario della maglia gialla, ma non i distacchi tra i big della classifica generale in cui Nibali è a oltre 1.30 da Chris Froom ora passato in seconda posizione.

Dopo l’arrivo i vari protagonisti ancora con i volti pieni di polvere e fango, hanno rilasciato alcune importanti dichiarazioni. Il primo a parlare è stato il protagonista di quest’oggi, Tony Martin, che ha conquistato tappa e maglia: “Sono molto felice. Sono due giorni che cerco di prendere la maglia gialla, ma sono sempre dietro di qualche secondo. Oggi, devo ringraziare i miei compagni ed in particolare Matteo Trentin che mi ha dato la bicicletta ai -15km dal traguardo, quando ho avuto un problema meccano. E’ grazie a loro che sono riuscito a vincere la tappa e conquistare la maglia.”

Tra i big, a prendere la parola di fronte alle telecamere è stato Alberto Contador che dopo la deludente esperienza dello scorso anno sulle pietre, è riuscito a difendersi alla grande. Negli ultimi chilometri inoltre il pistolero ha corso con il cerchio della ruota posteriore rotto a causa delle continue sollecitazioni che il pavé ha causato. Ecco le sue parole al termine della tappa: “Avevo la sensazione che qualcosa non andava, ma non mi ero reso conto che la ruota si fosse rotta. Devo ringraziare i miei compagni di squadra che mi hanno aiutato per tutto il giorno, tenendomi lontano dai vari pericoli. Oggi avevo delle buone gambe, mi sentivo molto meglio rispetto a ieri, per questo sono contento.”

Tra i grandi delusi di giornata invece, c’è sicuramente Thibaut Pinot che ha perso oltre 3 minuti a causa di un problema meccanico affiorato proprio nel momento meno opportuno: “Ho avuto un problema meccanico alla bici e non avevo nessun compagno con le mie stesse dimensioni che mi potesse dare la bici. Ho dovuto aspettare la mia ammiraglia che era la numero 13 e ho perso davvero troppo tempo. E’ una vergogna.” L’alfiere transalpino però, non si arrende, anzi: “Adesso cercherò di recuperare il tempo perduto. Il mio obbiettivo è quello di dimostrare che il mio talento è ancora lì, proprio come un anno fa.”

Nella mix zone, dopo esser stato premiato come il più combattivo della tappa, anche Vincenzo Nibali si è lasciato alle domande dei media: “Il pavé era asciutto, quindi non ho potuto fare di più. La strategia e le gambe erano come quelle dello scorso anno, ma visto che era asciutto non sono riuscito a fare la differenza come lo scorso anno. Nell’ultimo tratto ho tentato un’accelerazione ma gli altri big non si sono fatti sorprendere.” Poi lo squalo ha continuato: “Sono contento di non aver perso altro tempo oggi, inoltre devo dire che mi sento molto bene e per questo cercherò di recuperare tempo appena sarà possibile.”

Ottima anche la prova di “Purito” Rodriguez che non ha perso praticamente nulla dai suoi diretti avversari conservando anche la maglia a pois: Ho passato questa tappa molto bene. Il pavé non è il mio terreno, ma sono stato bravo e questo vuol dire che sono in gran forma.”

La tappa di domani dovrebbe essere la prima frazione in cui si potrà tirare il fiato. Non sono previsti gran premi della montagna, ma ormai il tour ci ha insegnato che le insidie posso arrivare in qualsiasi momento, i corridori sono avvisati.