Grande dimostrazione di forza oggi da parte di Chris Froome del team Sky nel rispondere agli attacchi di Nibali e Quintana sia in salita che in discesa. E' dunque soddisfatto il britannico da Nairobi dopo l'arrivo a Pra Loup del primo tappone alpino di questo Tour de France: "Oggi non ho voluto prendere troppi rischi - esordisce la maglia gialla - a differenza di altri corridori. Alcuni sono anche caduti. Conoscevo bene la discesa di oggi, l'ho fatta al Delfinato e durante alcune ricognizioni invernali. Non posso dire che i miei avversari siano disperati, ma oggi ho visto qualcuno prendersi davvero tanti rischi. La lora tattica è chiara, giocano al tutto o niente. Per fortuna la squadra è rimasta calma e mi ha tenuto sempre davanti. Quanto accaduto oggi è solo un assaggio di ciò che mi attende nei prossimi giorni. Mi attaccheranno sempre di più, in particolar modo Contador che vorrà recuperare terreno dopo la caduta in discesa. Ma io mi sento davvero bene, e potrei approfittare di ciò che accadrà durante la corsa".

Si mostra ancora molto combattivo il colombiano della Movistar Nairo Quintana: "Oggi ero quasi al 100% - dichiara - non sono riuscito a staccare Froome ma ora ci saranno tappe a me ancora più favorevoli, con salite più lunghe e più dure. Continuerò ad attaccare. La squadra è forte e l'obiettivo rimane la maglia gialla. Sulla discesa del Col D'Allos io e Alejandro abbiamo preferito non esagerare dopo aver visto la caduta di Contador. Ora anche Alejandro è sul podio, siamo soddisfatti, la classifica è importante per entrambi".

Acciaccato e attardato Alberto Contador: "Sono scivolato all'inizio della discesa, per fortuna ho trovato lì Sagan che mi ha dato la sua bicicletta", le uniche parole dello spagnolo visibilmente irritato. Vincenzo Nibali si dice invece impressionato dalle prestazioni della maglia gialla: "Oggi non avremmo davvero potuto fare di meglio. Chris sta alla grande, è in totale controllo della corsa. Lo abbiamo attaccato in tanti e più volte, ma è sempre tornato sotto, anche con l'aiuto dei compagni di squadra. Le gambe cominciano a girare meglio ma posso solo vivere alla giornata. Ci attendono ancora due tappe durissime, proveremo ad attaccare ancora".

Entusiasta il vincitore di Pra Loup, il tedesco della Giant Simon Geschke: "E' un sogno che si realizza, è ciò che ho sempre voluto da quando ho cominciato a correre in bicicletta. Non è stato semplice perchè io non sono uno scalatore, e neanche uno sprinter, vado forte un po' dappertutto. Sapevo che Pinot, Porte e Talansky mi sarebbero stati superiori in salita, perciò ho anticipato l'attacco prima del Col d'Allos. La discesa è stata davvero difficile da affrontare, ma ho prestato attenzione in ogni curva ed è andata bene. E' una vittoria importante per la squadra: negli anni scorsi Kittel toglieva a tutti un po' di pressione con le sue volate vincenti. Quest'anno è stato molto più difficile raggiungere la vittoria, ma non abbiamo mai perso la speranza e il clima che si respira in squadra mi ha molto aiutato". 

Esprimono invece frustrazione le parole di Thibaut Pinot, in fuga e poi frenato da una caduta: "Quando le cose non vanno non c'è molto da fare. Mi sentivo bene durante la discesa, non so cosa sia accaduto. E' un peccato ma ci proverò domani, dopodomani, fino a sabato. L'anno scorso tutto girava per il meglio, quest'anno è l'opposto, ma è il bello dello sport. Attaccherò ancora, non voglio avere rimpianti una volta arrivati a Parigi".