Si è aperta oggi quella parte della stagione ciclistica che avrà il suo culmine con la Vuelta di Spagna e a seguire il Campionato del Mondo. L'ha inaugurata la Classica di San Sebastian, la corsa di un giorno più importante del calendario iberico, che fa parte dell'Uci World Tour. I bookmakers alla vigilia davano come favorito numero uno per la vittoria finale lo spagnolo della Movistar Alejandro Valverde. Il murciano era infatti uscito bene dal Tour de France, giungendo terzo in classifica generale. Lo stesso Valverde intendeva inoltre eguagliare il record di successi nella corsa di Marino Lejarreta, che si è imposto qui 3 volte (1981, 1982, 1987). Un altro dei papabili al successo veniva considerato Joaquim "Purito" Rodriguez.

Il percorso ricalcava quello dell'edizione 2014, con 6 asperità da superare, tra cui la salita della Jaizkibel 2 volte e quella di Borrajo Tortora. Quest'ultima era stata posizionata a ridosso del traguardo per fare selezione. L'obiettivo è stato raggiunto a sorpresa dal giovane talento britannico della Orica Greenedge Adam Yates, che compirà 23 anni la prossima settimana. Quest'ultimo nel tratto più duro della salita ha sorpreso i suoi compagni di fuga, scattando in solitaria e avviandosi verso il successo. Lo stesso Yates ha imparato la lezione dello scorso anno, quando la vittoria gli era sfuggita per una caduta durante la discesa del già citato Borrajo Tortora. Gli inseguitori sono stati frenati dalla mancanza di accordo. Nello specifico Rodriguez e Valverde si sono impegnati ad annullarsi a vicenda. Al traguardo l'incredulo Yates ha rifilato un distacco di 15 secondi a Philippe Gilbert, che nello sprint per la piazza d'onore ha regolato Valverde.

La nota negativa è che gli appassionati sintonizzatisi davanti al televisore non hanno potuto apprezzare per niente lo svolgimento delle fasi salienti della corsa. Purtroppo è successo probabilmente un inconveniente all'aereo che doveva garantire il segnale per le riprese. La regia della televisione spagnola non ha quindi fatto una gran figura. Si spera che ciò non accada durante la Vuelta, al via il prossimo 22 agosto.