La Vuelta Espana presenta anche quest'anno un percorso estremamente duro, con poche frazioni banali e tante insidie disseminate lungo il percorso.
Non mancano di certo le salite: l'assenza dell'Angliru o della Bola del Mundo, ascese che hanno fatto la storia recente della corsa, non rendono l'edizione 2015 del grande giro spagnolo meno spettacolare.
A ravvivare lo show ci penseranno innanzitutto i protagonisti: basti pensare che al via di Puerto Banùs ci saranno i primi quattro classificati dell'ultimo Tour de France (Froome, Quintana, Valverde e Nibali), il secondo ed il terzo del Giro d'Italia 2015 (Aru e Landa), più altri atleti di grosso calibro come Van Garderen e Purito Rodriguez.

I veri fuochi d'artificio inizieranno con ogni probabilità nella seconda settimana, dove sono previsti ben tre arrivi in salita con la tappa regina dell'intera corsa spagnola, l'undicesima che si conclude sulla dura ascesa di Cortals d'Encamp.
La seconda settimana della Vuelta inizia il 31 agosto con la Valencia-Castellòn di 146,6 km, frazione adatta alle fughe da lontano. Il percorso della decima tappa prevede, infatti, un'asperità a 17 km dalla conclusione: l'Alto del Desierto de las Palmas.
Si tratta di una salita di 7 km con pendenze tra il 5 ed il 6%, che se affrontata ad alta velocità potrebbe far fuori le ruote veloci. Per questo motivo non è da escludere l'arrivo di una fuga da lontano. Difficile, invece, pensare che possano muoversi gli uomini di classifica.
Il giorno successivo ci sarà il giorno di riposo, prima della frazione regina della corsa. L'undicesima tappa con partenza da Andorra la Vella ed arrivo a Cortals d'Encamp sarà un vero e proprio inferno per i corridori.
Sono solamente 138 km, ma ci saranno da affrontare ben sei gran premi della montagna, quattro di prima categoria, uno di seconda e un altro Categoria Especial, con addirittura 4950 metri di dislivello.
Uno sforzo enorme per gli alteti e per le squadre dei grandi favoriti che saranno chiamati a controllare la corsa fin dai primissimi chilomentri, quando la strada comincerà ad impennarsi sotto le ruote.
Non mancheranno gli attacchi da lontano: l'ascesa di Collada de la Gallina, in particolare, posta a circa 40 km dal traguardo, potrebbe essere un ottimo trampolino di lancio per chi come il team Astana ha tante frecce nel proprio arco.
Nibali o Landa potrebbero tentare di far saltare il banco, mettendo in difficoltà le due squadre faro della corsa, ovvero la Sky e la Movistar.
Le ultime due ascese sono particolarmente impegnative: l'Alto de la Comella è una salita breve, ma con una pendenza media vicina al 10%, e soprattutto è situata a meno di venti chilomentri dalla conclusione. Poi breve discesa e di seguito l'ultima fatica di giornata: l'Alto Els Cortals d'Encamp, 9 km al 9% di pendenza media che faranno da spartiacque per il futuro della Vuelta.
Una tappa con quasi 5000 metri di dislivello, ascese impegnative, discese insidiose ed un arrivo in salita di questo genere causeranno senza dubbio distacchi importanti, a maggior ragione perchè arrivano dopo il giorno di riposo che spesso crea alcuni scompensi nei corridori.

La dodicesima tappa concede un po' di resprio agli atleti. L'arrivo a Lleida dopo 173 km è adatto ai velocisti, anche se il gruppo potrebbe anche decidere di lasciar andar via una fuga dopo le fatiche di Cortals d'Encamp.
Stesso copione il giorno seguente. Si parte da Calatayud e si arriva a Tarazona. Le ruote veloci proveranno a giocarsi lo sprint, ma l'ultimo chilometro in leggera salita apre le porte ad atleti come Valverde e Rodriguez.
Il weekend si prospetta particolarmente interessante,il menù propone infatti un doppio arrivo in salita.
La tappa numero 14 è la più lunga della Vuelta Espana 2015: 215 km con partenza da Vitoria e arrivo a Alto Campoo, Fuente del Chivo.
I corridori affronteranno una salita di prima ed una terza di categoria poste, però, lontane dal traguardo, quindi lo snodo principale sarà l'arrivo di salita dell'Alto Campoo.
L'ascesa è lunga 18 km con pendenze che oscillano tra il 5 ed il 7%. Gli ultimi 4 km sono i più impegnativi, ma a far la differenza potrebbe essere la lunghezza della salita, considerando che gli atleti affronteranno nel corso della Vuelta soprattutto asperità corte dalle pendenze arcigne.
Domenica, invece, la Vuelta fa capolinea a Sotres, Cabrales. Tappa più corta (175,8 km), ma ugualmente interessante. Anche qui si deciderà tutto sull'ascesa conclusiva, l'Alto de Sotres 13 chilometri con pendenze che superano anche il 10%. Gli ultimi 3 km si inerpicano costantemente sopra l'11% e saranno garanzia di spettacolo.
Chissà che la rivalità fra Froome e Quintana non possa vivere proprio su quest'ascesa un'altra puntata incandescente.