Non il miglior inizio. L'edizione n.70 della Vuelta prende il via nel pomeriggio, da Puerto Banus. Una cronosquadre di poco più di 7 km - 7,4 - inaugura la corsa spagnola e determina la prima maglia rossa dell'edizione 2015.

A tener banco è però la decisione della giuria di neutralizzare i distacchi odierni. Si corre sul lungomare e le difficoltà sono molteplici: un'ingente quantità di sabbia lungo la strada, rischiosi restringimenti della carreggiata, il vento come incubo ricorrente.

La tipologia di gara, una sfida contro il tempo in gruppi, consiglia attenzione, da qui la scelta conservativa di non considerare eventuali differenze tra i corridori impegnati quest'oggi. Decisione che solleva diversi punti interrogativi e mette nell'occhio del ciclone l'intero movimento ciclistico.

Il via della prova in serata, alle 18.45, con l'ultima squadra sul tracciato alle 20.32. Senza il timore di concedere spazio ai rivali, gli uomini di classifica possono gestire l'esordio con maggior calma, ma la vittoria di tappa stuzzica diverse formazioni.

La BMC parte in prima fila, in compagnia di Movistar e Team Sky. Nibali guida l'Astana, mentre la Tinkoff, senza Contador, è nelle retrovie. Attenzione anche a compagini collaudate come Giant e Trek.

Questione di secondi. Il percorso è lineare, non ci sono sbalzi o strappi in grado di influenzare la corsa, 7km da divorare ad alta velocità, con un occhio al meteo.