Seconda tappa della Vuelta a Espana edizione 2015. A cogliere il successo parziale è il colombiano Esteban Chaves, 25 anni del team Orica Greenedge, primo sul traguardo in salita di Caminito del Rey. Chaves è ora anche leader della classifica generale della corsa iberica, mentre tra i big bene Nairo Quintana (39 i secondi di distacco dal trionfatore odierno), che guadagna quattro secondi sul britannico Chris Froome, giunto all'arrivo con Valverde a ruota. Ma la notizia di giornata riguarda Vincenzo Nibali che, caduto a 28 km dall'arrivo, si sarebbe giovato dell'aiuto dell'ammiraglia per rientrare sul gruppo dei migliori, perdendo poi nel finale altro terreno, accumulando un distacco complessivo di 1'38" dalla nuova maglia roja. Il condizionale è al momento d'obbligo, in quanto la sua posizione deve essere ancora definita dalla giuria di gara.

Le immagini televisive mostrano effettivamente Nibali affiancato dall'auto dell'Astana per farsi trainare in avanti, staccando gli altri ritardatari del suo plotoncino. La giuria della Vuelta si è appena riunita per decidere circa l'espulsione dello Squalo dello Stretto dalla corsa. Nel frattempo il compagno di squadra di Nibali, il sardo Fabio Aru, secondo capitano del team kazako, era giunto al traguardo come migliore degli italiani, decimo a a 37 secondi da Chaves. Ma ora l'attenzione in casa Astana è tutta sulla vicenda Nibali che - in qualsiasi modo verrà valutata dai membri della giuria - rappresenta già una macchia sulla Vuelta del corridore messinese, autore di un gesto insensato e antisportivo.