Era una delle tappe più attese della Vuelta a Espana 2015, ma la Luarca-Quiros, 185 km di lunghezza con sette gran premi della montagna disseminati lungo il percorso della Cordigliera Cantabrica, si accende solo a un chilometro dal traguardo, dove le pendenze dell'Alto de Ermita de Alba raggiungono e superano il 15%. Il successo parziale va al trentacinquenne Frank Schleck del team Trek, riapparso ad alti livelli dopo quattro stagioni di anonimato seguite alla squalifica per doping, mentre tra gli uomini di classifica generale Joaquim Rodriguez attacca negli ultimi 500 metri guadagnando due secondi su Fabio Aru, a cui sfila la maglia rossa, divenendo leader a sua volta per un solo secondo. Da segnalare l'ottima prova dell'olandese Tom Dumoulin, che si difende alla grande in un tappone non adatto alle sue caratteristiche, e ora punta alla cronometro di mercoledì a Burgos per tornare in rosso.

La sedicesima frazione della Vuelta si apre immediatamente con una fuga di dieci uomini, tra cui la maglia a pois Fraile, il francese Pierre Rolland, il lussumburghese Frank Schleck, l'azzurro Moreno Moser e il colombiano Rodolfo Torres. L'Astana del leader della corsa Fabio Aru lascia scappare via i fuggitivi, che accumulano fino a venti minuti di vantaggio sul gruppo dei migliori, deciso a procedere a ritmo blando sui saliscendi delle strade delle Asturie. I vari gran premi della montagna che si succedono in sequenza non animano più di tanto la tappa, con i protagonisti che sembrano aspettare la salita finale prima di scoprirsi. E' sull'Alto de Cobertoria che i battistrada rimangono in due: si tratta di Schleck e Torres, dimostratisi i più forti nel corso della tappa. Da dietro il plotone recupera relativamente poco, giungendo con una decina di minuti di distacco dalla testa della corsa ai piedi dell'ascesa finale dell'Alto Ermita de Alba, sette km di salita durissima, con pendenze mai inferiori al 10% e punte oltre il 15%.

E' qui che Schleck fa ancora la differenza, liberandosi della compagnia del colombiano Torres, secondo al traguardo di Quiròs davanti a Moreno Moser. Diego Rosa e Mikel Landa fanno il ritmo per Aru, ma il sardo non sembra in gran giornata, stazionando costantemente nelle ultime posizioni del gruppo dei migliori, mentre è buona la pedalata di Tom Dumoulin, cronoman inventatosi anche scalatore in questa edizione della Vuelta. Negli ultimi quattro km Landa tiene un ritmo non forsennato, ma nessuno sembra voler approfittare di rampe tanto dure per attaccare. Valverde si stacca senza che ci sia un cambio di ritmo, e al comando restano il duo dell'Astana, Dumoulin, Rodriguez, Quintana e Majka. Superato lo striscione dell'ultimo chilometro Purito prova la progressione e stacca gli avversari, con Aru in netta difficoltà. Ma il sardo, forse consapevole delle insidie degli ultimi cinquecento metri, accelera di lì a poco saltando uno a uno i suoi inseguitori nella generale, arrivando al traguardo con soli due secondi di distacco dalla nuova maglia rossa Rodriguez. A dieci secondi da Aru giungono poi Majka e Quintana, poco più indietro Nieve e Landa, mentre Dumoulin limita i danni a 25" di distacco. Affonda invece Valverde, a oltre tre minuti da Purito.

In classifica generale Rodriguez è dunque maglia rossa con un secondo di vantaggio su Aru, 1'35" su Majka, 1'51" su Dumoulin, 2'32" su Nieve, 2'38" su un Chaves in difficoltà, 2'49" su Dani Moreno, 3'11" su Quintana e 3'58" su Alejandro Valverde. Domani giorno di riposo, in attesa della fondamentale cronometro individuale di Burgos (38.7 km contro il tempo) che potrebbe ribaltare completamente l'assetto della classifica generale.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]