Il ct della nazionale italiana Cassani è stato categorico: “Guardate l’ordine d’arrivo della Sanremo, del Fiandre, delle grandi classiche e troverete il campione del mondo”. E noi questi nomi ce li andiamo a guardare, tanto per farci un’idea di chi saranno i principali (e temibili) avversari dello squadrone azzurro, più che mai competitivo col trio Ulissi-Viviani-Nibali (si veda in proposito l’articolo relativo) nella prova mondiale sul circuito di Richmond, Virginia. Un circuito da sprinter, ciclisti che sanno fare la differenza con la loro esplosività ma non lesinano potenza e resistenza sugli strappi in salita e sui tratti in pavé.

John Degenkolb. Il favorito numero uno sembra essere il tedesco della Giant-Alpecin, uno che di grandi classiche ne sa qualcosa. Quest’anno, ha portato a casa la Sanremo e la Roubaix, oltre ad una vittoria di tappa nel suggestivo arrivo a Madrid della Vuelta a España. Non è un velocista puro, anche se, senza Kittel, si è preso l’onere sia al Tour sia alla Vuelta. Ciclista potente straordinario negli sprint, potrà anche contare sull’apporto di 8 gregari ad esclusivo servizio.

Alexander Kristoff. Fiandre 2015, Sanremo 2014, bronzo olimpico a Londra in linea, 20 tra vittorie di tappa e gare di un giorno nell’anno corrente, sicuramente il 28enne norvegese della Katusha non si candida ad un ruolo di secondo piano. Sul pavé di Richmond, simile a quello delle Fiandre, potrà fare la differenza. 5 gregari per lui, di cui però soltanto il veterano Boasson Hagen sembra in grado di offrire un apporto utile alla causa. Da non escludere una strategia di rimessa alle spalle delle nazionali più forti, per poi lanciare l’affondo nel finale.

Peter Sagan. Nasce sprinter, si sta trasformando in scalatore e cronoman. Proprio questa metamorfosi gli ha permesso di vincere la generale al California, ma la sua natura di scattista ce lo ricorda anche in un’affascinante volata alla terza tappa della Vuelta, con arrivo a Malaga. Il percorso potrebbe favorirlo, la squadra (soltanto 2 i gregari che avrà a disposizione) non sarà certo la sua arma in più.

Tom Boonen & Philippe Gilbert. Due uomini interessantissimi quelli che schiererà per la vittoria di Richmond il Belgio, una nazionale che ha una tradizione al mondiale più che discreta. Entrambi lo hanno infatti vinto una volta: Boonen nel lontanissimo 2005, Gilbert nel 2012. Il veterano Tom Boonen viene da una stagione sfortunata che gli ha dato soltanto due vittorie di tappa, rispettivamente al Giro del Belgio e all’Eneco Tour. Dall’altra parte, Gilbert si fregia di due tappe e premio combattività al Giro. Nella squadra, occhio anche al terzo capitano, Van Avermaet, che su un arrivo simile a quello di Richmond ha vinto una tappa al Tour. Chissà che anche lui non possa riservare sorprese.

Alejandro Valverde. Il percorso è fatto apposta per lui, la squadra a supporto è di livello astronomico: Purito Rodriguez, Luis Leon Sanchez, Ruben Plaza, solo per citare i nomi più illustri. Viene da una stagione più che mai redditizia, il campione spagnolo in carica, che a Richmond correrà senza la pressione della vittoria ad ogni costo. Ha vinto la Freccia, la Liegi, una tappa e la classifica a punti alla Vuelta. Si è piazzato sul podio, precisamente al terzo posto, al Tour. E’ leader dell’UCI World Tour 2015, con 615 punti. Il mondiale sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione pressoché perfetta. Ma anche senza vittoria, nessun rimpianto.