E' una vera e propria beffa quella subita dall'olandese Wouter Poels a pochi metri dall'arrivo in quota di Jabel Hafeet, terza tappa dell'Abu Dhabi Tour. Il corridore del Team Sky insegue a lungo sull'ultima (e unica) salita il colombiano dell'Orica Greenedge Esteban Chaves, prima di raggiungerlo all'ultimo chilometro. Poels imposta la volata di potenza e sembrerebbe involarsi verso il successo quando sbaglia a imboccare l'ultima curva, scivola e vede svanire la vittoria così tenacemente inseguita. Ne approfitta quindi Chaves, che taglia il traguardo senza alzare le braccia al cielo, ora leader della classifica generale dell'Abu Dhabi Tour, e vincitore in pectore della corsa, che domani avrà il suo ultimo atto in una frazione breve e per velocisti.

La salita di Jabel Hafeet, poco più di undici chilometri di lunghezza al 7.5% di pendenza media riserva un minimo di spettacolo tra le dune del deserto degli Emirati. E' qui che dopo il lavoro di Paolo Tiralongo Vincenzo Nibali scatta quando mancano ancora sette chilometri al traguardo. Alla sua ruota l'altro azzurro Brambilla, del team Etixx-Quickstep. Ma quella del corridore siciliano è un'accelerazione ingannevole, che si spegne poco dopo, forse anche a causa del caldo torrido di giornata. Da dietro recupera e se ne va Esteban Chaves, colombiano dell'Orica Greenedge già messosi in luce nell'ultima edizione della Vuelta. Con Nibali che tira i remi in barca, e prosegue insieme a Brambilla, Ulissi e Valverde, è il duo composto da Poels e Fabio Aru a incaricarsi di andare prendere Chaves.

Ma mentre Aru appare al massimo dello sforzo, l'olandese innesta una progressione micidiale, che lo porta a raggiungere la testa della corsa poco dopo superato il traguardo dell'ultimo chilometro. E quando Poels sembra poter sfruttare la maggior potenza in volata, accade l'imprevedibile, con lo scivolone della curva finale che lascia campo libero a Chaves e consente ad Aru di chiudere secondo. L'olandese si rialza e riesce quantomeno a tagliare il traguardo come terzo di giornata, nonostante un problema meccanico. 

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]