L'edizione 2016 della corsa in rosa prende il via in territorio straniero. Tre giorni in Olanda, prima di una pausa utile a spostare la carovana in suolo italiano. A colorare l'avvio del Giro è soprattutto la cronometro inaugurale, tappa che può segnare il primo spartiacque della rassegna. 

Apeldoorn - Apeldoorn, 9.8 km contro il tempo. Il tracciato chiama alla ribalta gli specialisti del format, il disegno di gara non presenta infatti alcuna asperità. La strada resta pianeggiante per l'intero arco della prova, con un riferimento a metà percorso - 4.8km - a fornire le prime indicazioni sulla condizione dei protagonisti. 

Il numero esiguo di curve e curvoni facilita i colossi delle due ruote, si può, senza alcuna fatica, produrre la massima velocità, solo in rare occasioni occorre rilanciare l'azione. Il finale vede poi ampi rettilinei, con due soli cambi direzione, in cui si può gettare sull'asfalto la massima potenza. 

Unica incognita il vento, da queste parti non una novità. 

Il duello annunciato vede Tom Dumoulin - alfiere Giant, protagonista alla scorsa Vuelta - al fianco di Fabian Cancellara. La locomotiva di Berna deve allontanare i fastidi di un virus influnzale. Ieri un attacco febbrile, nel pomeriggio - alla presentazione delle squadre - un volto disteso. I due partono con vantaggio sugli avversari diretti, non mancano però le alternative. Jungels e Kung, per citare due nomi. 

Alla lotta per il successo parziale, si affianca quella per la generale. Vincenzo Nibali può piazzare la prima stoccata in vista delle grandi montagne. A crono, l'azzurro può staccare Valverde e Landa.

Il percorso:

La planimetria: