Sesta tappa dell'edizione 2016 della Vuelta a Espana. Partenza da Monforte de Lemos, arrivo, 163.2 chilometri dopo, a Luintra. Ribeira Sacra. Un solo Gpm lungo il tracciato. Alto Alenza, colle di seconda categoria, quasi 11km, con pendenza media del 5.3%. 

Il percorso si presenta nervoso fin dalle prime battute. La strada si impenna e favorisce quindi l'azione di eventuali attaccanti. L'alternarsi di discesa e salita rende difficile il compito del gruppo, mantenere le redini della corsa è operazione complessa. Snodo cruciale dopo il citato Gpm, perché il disegno prevede, al termine della discesa, un rimbalzo importante, una manciata di chilometri in grado di "sfogliare" il plotone. Chi ha la giusta gamba, può affondare il colpo e mettere in scacco i rivali.

Ultimo battito di pedale poco prima del traguardo. Uno strappetto conduce agli ultimi 3km e anticipa la successiva picchiata e un finale in leggerissima salita. Fondamentale mantenere l'avanguardia del gruppo, per evitare sorprese e distacchi. 

Due possibili soluzioni. Non è da escludere l'approdo in volata, sfida a ranghi ridotti, con Valverde sugli scudi - attenzione anche a Gilbert e in generale ai finisseur presenti al via - così come è da tenere in considerazione l'opzione fuga. Già due volte nell'edizione corrente la sortita anticipata ha portato alla vittoria. 

Per gli uomini di classifica, giornata interlocutoria, tappa di passaggio in vista delle grandi montagne. Non mancano le insidie, l'attenzione è massima. 

Il percorso 

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo