Giorni convulsi, di stoccate e risposte, attacchi e rincorse. Un braccio di ferro continuo, con epilogo alterno. La classifica non presenta al momento una fisionomia definitiva, la prima settimana volge al termine, ma i principali protagonisti occupano le prime posizioni, raccolti in una manciata di secondi. Soffre, lontano, Alberto Contador, in difficoltà nella crono inaugurale e nel primo esame in salita, ieri perfino a terra. Altra botta a colorare in negativo una stagione non semplice. Dolorante, il Pistolero scuote il capo, la sua Vuelta è già a un bivio. 

La corsa presenta infatti quest'oggi una tappa di non semplice soluzione. Arrivo in quota, ai 1600 metri dell'Alto de La Camperona. La tappa prende il via da Villalpando, 181.5 i chilometri da percorrere. Lungo il percorso nessuna asperità, la strada sale in modo impercettibile, non tale da influenzare il gruppo. Tutto è racchiuso quindi nell'ascesa conclusiva, terribile per pendenze e impatto. 

La salita misura nel complesso 8.5 km. I primi tre presentano pendenza lieve, non superiore al 5%, ma tra il terzo e il quarto chilometro un rimbalzo al 25% rischia di spaccare il plotone. Si tratta del frangente più duro, un muro vero e proprio. Da qui - dopo un rapido passaggio in falsopiano - è un martirio. Non si scende mai sotto il 10%, si tocca più volte il 20%, con gli ultimi interminabili chilometri costantemente a pendenze improbabili. Solo in vetta un attimo di respiro, con la strada che si fa leggermente più "dolce". 

Lotta quindi tra i migliori scalatori della Vuelta. La Movistar può contare su un cast di supporto straordinario - Rojas, Fernandez, Moreno - e su due frecce all'arco, Valverde e Quintana, lecito quindi aspettarsi una condotta d'attacco. Attenzione anche a Froome e Chaves, con Atapuma pronto a battersi per difendere la roja. In seconda fila l'acciaccato Contador. 

Alto de La Camperona