Sochi 2014, Cologna nella storia

Altro oro per il fuoriclasse svizzero, dopo quello d'apertura nello Skiathlon. Una conferma nella 15 km, quattro anni dopo. A Vancouver il trionfo fu in tecnica libera. Argento il redivivo Olsson, molto lontani gli azzurri.

Sochi 2014, Cologna nella storia
johnathan-scaffardi
Di Johnathan Scaffardi

Dario Cologna è nella storia dello Sci di Fondo. Quattro anni dopo la 15 km è ancora dello svizzero, capace di affermarsi anche in tecnica classica. Il secondo oro olimpico a Sochi, dopo quello ottenuto nello Skiathlon. Allora fu uno scatto sull'ascesa finale a consegnargli la vittoria, oggi una gara controllata all'inizio e dominata dal quinto chilometro al traguardo. In una gara incerta come nessun altra, con tanti atleti con ambizioni da podio, resa ulteriormente complessa da una neve soffice e pesante, causa il clima mite, Cologna mostra regolarità e forza. Mentre affondano gli avversari della vigilia, da Poltoranin a Sundby, lui scorre via senza la minima incertezza. 

Alle sue spalle il redivivo Olsson, in dubbio per un precario malanno. Si era parlato addirittura di pleurite per lo svedese, specialista del passo alternato. Consegna le armi tra il quinto e l'ottavo chilometro, ma è bravo a conquistare l'argento con un ottimo finale. Il bronzo è un film dal finale al cardiopalma. Il finlandese Niskanen parte forte e per buona parte della 15 km resta a contatto addirittura con i primi due, ma nel finale sente la fatica e cede qualcosa. Piomba su di lui lo scandinavo Richardsson, che ai 600 metri è a due secondi dal terzo gradino del podio. La volata incorona lo svedese per due decimi. 

Quinto il plurimedagliato Bauer, che non trova la terza medaglia olimpica nella 15 km. Regolare, ma mai veramente in lotta per le prime tre posizioni. Bene Teichmann, ottavo. A deludere, come in campo femminile, sono ancora i norvegesi. Jespersen, Sundby, Roenning e Golberg osservano da lontano. Disfatta anche per la Russia, padrona di casa. Inspiegabile la scelta di rinunciare a Legkov, straripante in classico a Dobbiaco. Il migliore è Bessmertnykh, settimo.

Per l'Italia la 15 km era soprattutto un test per la staffetta, con Giorgio Di Centa, sicuro del posto, a riposo. Il migliore al termine è risultato De Fabiani, trentesimo, con Noeckler trentaduesimo. Trentaseiesimo Pellegrin, quarantottesimo Pasini. 

Ordine d'arrivo:

1) Cologna 38:29.7

2) Olsson + 28.5

3) Richardsson + 38.8

4) Niskanen + 39.0

5) Bauer + 58.9