Sochi 2014: la Staffetta parla svedese anche al maschile

Nello Sci di Fondo la Svezia si conferma regina delle gare a squadre. Dopo l'exploit di Charlotte Kalla, il quartetto maschile conquista agevolmente la 4x10 km. Sul podio Russia e Francia. Altra cocente delusione per la Norvegia. Quinta un'ottima Italia.

Sochi 2014: la Staffetta parla svedese anche al maschile
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Di Johnathan Scaffardi

Non finisce di sorprendere l'Olimpiade di Sochi. Non finisce di stupire lo Sci di Fondo. Sorride la Svezia che bissa l'oro in Staffetta, confermando al maschile quanto di buono fatto al femminile. Meno patemi tra gli uomini, grazie a un quartetto capace di condurre dall'inizio alla fine. La firma sulla medaglia più pregiata la mette Hellner, splendido pattinatore, bravo a finalizzare l'opera di Nelson, Richardsson e Olsson. L'argento è di stampo russo. Soddisfazione per i padroni di casa, trascinati da un monumentale Legkov. Crescono i dubbi per la scelta di rinunciare a lui nella quindici in alternato. Bronzo, a sorpresa, per la Francia. Staffetta in altalena per i transalpini, con Gaillard che cade in avvio, Manificat che recupera, ma paga lo sforzo. Perillat perde la volata per la seconda posizione con Vylegzhanin, ma è comunque festa. 

Sconfitta ancora una volta la Norvegia. Processo aperto in casa scandinava. L'oro di Bjoergen in apertura e quello di Hattestad nella Sprint avevano creato attese e illusioni. Sembra scomparsa la magia. Difficile capire se il problema risieda soprattutto nell'interpretazione di un tracciato e di una neve soggetti al caldo russo e a un clima terribile. La serie di controprestazioni porta a propendere per questa analisi. Sundby, in terza, ci prova, ma subisce la legge della distanza e il dazio a fine frazione è pesante. Jespersen crolla in seconda e a Northug, opaco dall'inizio dell'avventura olimpica, non resta che conquistare la medaglia di legno.

Poco dietro ai favoriti della vigilia chiude un'Italia di orgoglio, che accarezza il sogno di una medaglia impronosticabile. Noeckler apre bene in classico, confortando la scelta di Fauner di schierarlo dopo il test nella 15. Di Centa è eterno e regge il ritmo dei migliori. Roland Clara disputa una ottima gara a tecnica libera, firmando un crono in linea con quello dello svedese Olsson, lontano solo dal dominante Legkov. Il finale è di Hofer, ma le gambe tradiscono l'azzurro alla chiamata decisiva. 

Ordine d'arrivo:

1) Svezia 1:28.42.0

2) Russia + 27.3

3) Francia + 31.9

4) Norvegia + 1:09.7

5) Italia + 1:22.7