"Ora posso anche morire felice!" Se la ride e ne ha ben donde, Federico Morlacchi, in zona mista. Perchè c'è un oro paralimpico da festeggiare, nella gara che è da sempre il suo terreno di caccia preferito, i 200 metri misti categoria S9. 

Campione d'Europa, campione del Mondo, e ora campione Paralimpico, per griffare come difficilmente meglio si poteva fare la medaglia numero 500 dell'Italia nella storia delle Olimpiadi Parallele. Un testa a testa esaltante con il rivale di sempre, l'ungherese Tamas Sors, che fin dalle prime bracciate prova a imporre il proprio ritmo infernale e fare il vuoto dietro di sè. Ma all'attacco ci va anche il varesino, che vira secondo dopo la frazione a farfalla e terzo dopo il dorso. E se l'accelerazione decisiva arriva nella frazione a rana, le bracciate a stile libero sono le pennellate conclusive sul suo capolavoro d'oro, mentre da dieto la muta di avversari - capeggiata dal solito Sors, bellissimo l'abbraccio fra lui e l'azzurro appena finita la gara - prova rifarsi sotto.

Alla fine però, a toccare per primo è proprio l'azzurro. Si prende l'argento l'ottimo Sors, chiude terzo l'australiano Timothy Disken, mentre Brendan Hall, l'uomo che non più tardi di 24 ore prima aveva privato Federico della gioia più grande, termina con la squalifica.

Altri azzurri - Quarto posto per Marco Dolfin nella prova nei 100 metri farfalla SB5, mentre nella corrispondente gara al femminile Emanuela Romano chiude al settimo posto. Ottima la prova di Xenia Palazzo nei 200 metri stile libero S14: imprendibili la davanti le britanniche Firth e Applegate, ottimo il sesto posto per l'azzurra, che migliora gara dopo gare il suo tempo.